Calenda lancia la fase 2 di Azione, simbolo green e obiettivo 10%

26 ottobre 2021 | 14.37

L'eurodeputato si rivolge a Letta e Berlusconi: "Spezzate la dipendenza dai populisti. Al Quirinale mandiamo Gentiloni e a palazzo Chigi rimane Draghi"

Carlo Calenda lancia la "seconda fase" di Azione, con un simbolo nuovo in blu e verde dal dichiarato richiamo ambientalista e un 'target' ben preciso: "L'obiettivo di Azione è aggregare nella prossima legislatura una coalizione che metta insieme le grandi famiglie politiche europee e proseguire con Draghi dopo Draghi", ha detto l'eurodeputato in un incontro alla Stampa estera.

"Questo è l'inizio della seconda fase per Azione, che parte dal risultato della lista civica a Roma, che è risultata prima lista mettendo insieme elettorati compositi, metà nel centrosinistra e l'altra nel centrodestra o non collocato -ha spiegato l'ex candidato sindaco della Capitale-. Abbiamo fatto un lavoro serio, coerente, di qualità, affrontando i temi senza infingimenti. Oggi la grande sfida è andare oltre Roma e farlo con la stessa metodologia. Abbiamo cercato di essere molto su fatti e molto poco sull'ideologia".

Calenda si è rivolto direttamente a Enrico Letta e Silvio Berlusconi, invitandoli da dare una svolta alle politiche di Pd e Forza Italia: "A Letta, che guarda più ai 5 stelle che all'area riformista, dico che è un errore, e a Forza Italia e Berlusconi, che ribadisce che va con i sovranisti quando il suo partito in Europa è nel Ppe, dico spezzate questa dipendenza. Draghi è uno straordinario veicolo per farlo, abbiate coraggio, ci vuole una larga coalizione di persone serie anche nella prossima legislatura, non di populisti. Noi non vogliamo fare un lavoro contro Pd e Forza Italia, ma se non si costruisce un modello di fare politica molto retto oltre che serio, coerente, che dice faremo questo e lo fai, i sovranismi e i populisti vinceranno sempre".

Per Calenda, populisti e sovranisti vinceranno "se Azione non arriva al 10% diventando indispensabile per dire si va avanti con Draghi, al Pd staccati dal 5 stelle, quanto meno da quei 5 stelle che hanno nel Dna essere populisti, e a Forza Italia staccati dai sovranisti". E il Quirinale? Calenda ha le le idee chiare anche per il Colle: "E' meglio Gentiloni al Quirinale, che conosce il Pnnr, e che Draghi continui a fare questo lavoro" di presidente del Consiglio.

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