Mafia nigeriana, la prima indagine in Italia in 'Fort Alamo', il nuovo libro di Nazzaro

22 marzo 2022 | 15.01

Dal 24 marzo in libreria - Il giornalista, 'serve un Osservatorio permanente su fenomeno'

Un racconto, tappa per tappa, di 'Restore Freedom', la prima grande inchiesta sulla criminalità organizzata nigeriana in Italia, partita nel 2000 a Castel Volturno: esce in libreria, giovedì 24 marzo, il nuovo libro del giornalista e scrittore Sergio Nazzaro, 'Fort Alamo, La criminalità nigeriana e la tratta degli esseri umani' (Città Nuova, 2022). Dopo 'Mafia nigeriana. La prima indagine della Squadra anti-tratta', da cui è stato tratto 'Black Mafia', il primo documentario sulla mafia nigeriana trasmesso su Rai 3, Nazzaro ripercorre, in un nuovo volume, la prima indagine che, ormai oltre 20 anni fa, squarciò il velo sul fenomeno.

"La polizia di Castel Volturno fa la prima grande indagine, con un commissariato all'epoca di frontiera, che poi coinvolgerà le questure di Caserta e Napoli: partendo dall'immane presenza di prostituzione sulla strada domitiana si arriva a scoprire un traffico di esseri umani di vastissime proporzioni", spiega all'Adnkronos Nazzaro. Un'inchiesta che dimostra come questo tipo di criminalità è presente nel nostro Paese da decenni.

"Nel libro ci sono informative e intercettazioni perché il commissariato di Castel Volturno, già nel 2000, definiva perfettamente cosa succede: le ragazze vengono prese, il viaggio, i riti vudù, l'organizzazione, il debito, il ruolo delle 'maman'", sottolinea il giornalista. Da Castel Volturno tutto ha avuto inizio fino ad arrivare a una sentenza per 416bis per la criminalità organizzata nigeriana.

E l'Italia, in questo campo di analisi, è all'avanguardia: "Abbiamo accumulato un patrimonio immenso su questo fenomeno criminale - sottolinea Nazzaro - ma ancora sparpagliato. Serve un Osservatorio permanente sulla mafia nigeriana, che è una mafia di prossimità, a noi vicina, agisce nel Mediterraneo sul fronte della tratta di esseri umani, il peggior crimine contro l'umanità, del traffico di droga, del traffico di petrolio e delle truffe telematiche".

Giovani donne, spesso minorenni, vittime dello sfruttamento della prostituzione e della tratta, svelata da 'Restore Freedom', un’operazione congiunta delle forze dell’ordine, polizia, magistratura fino al coinvolgimento dei Servizi Segreti. E dopo il docufilm 'Black Mafia', anche questo nuovo libro potrebbe ispirare un nuovo documentario? "Me lo auguro - osserva Nazzaro - perché è importante dare merito a uomini e donne delle forze dell'ordine, ai magistrati, al pm Raffaele Marino, riconsegnando una verità storica dei grandi sforzi fatti per contrastare le mafie".

Intanto oggi pomeriggio Nazzaro sarà audito davanti al Comitato sull'attività delle mafie di origine straniera in Italia, costituito nell'ambito della Commissione parlamentare Antimafia: "Spero di poter portare un contributo importante per ricostruire sia il percorso delle indagini sia delle sentenze che hanno dimostrato che quella nigeriana è mafia: questo è cruciale e discriminante".

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