Ritrovare la freschezza dello sguardo, la giovinezza del sorriso e la luminosità della pelle. Il tutto senza bisturi. Grazie a una mappatura del volto che individua i punti precisi dove iniettare speciali filler e prodotti ad hoc, ottenendo un risultato naturale, senza il pericolo delle esagerazioni chirurgiche. La novità arriva dal Brasile, con il metodo messo a punto dal chirurgo plastico brasiliano Mauricio de Maio, in questi giorni a Roma dove, da domani fino a sabato, sarà impegnato a formare, sulla tecnica, 600 specialisti di medicina estetica e chirurgia plastica, nel corso degli 'MD CodesTour' 2017, appuntamento promosso da Allergan.
Gli MD Codes, sistema registrato, sono un metodo di 'codifica' del viso per applicare filler e iniettabili ottenendo risultati perfettamente naturali e calibrati sulle esigenze individuali. Grazie anche a una valutazione da parte del medico che considera le motivazioni e le emozioni dei pazienti come elemento fondamentale nella scelta della strategia dell'intervento (globale e calibrato sul volto e non limitato al problema della singola ruga o del singolo difetto su cui, in genere, si focalizza il paziente).
I 'Codici', in pratica, rappresentano un’innovativa tecnica di mappatura del viso - sviluppata da de Maio in collaborazione con Allergan - che identifica le posizioni strutturali più idonee per creare o ricreare l’architettura naturale in funzione delle caratteristiche ed esigenze del singolo paziente, individuando la perfetta combinazione tra punto di iniezione, tecnica da impiegare e corretta quantità di prodotto (che può avere diverse concentrazioni). Il punto di partenza è la suddivisione del viso in aree, tecnicamente dette subunità, in cui è possibile praticare le iniezioni.
L'approccio ai trattamenti di de Maio si basa, in pratica, su un assunto fondamentale: un trattamento estetico può soddisfare le aspettative di chi vi si sottopone, solo se si tiene conto delle motivazioni emotive personali alla base della richiesta. In particolare de Maio suggerisce un approccio di tipo olistico: prima di intervenire su un viso, è necessario capire i desideri e le aspettative del paziente così da costruire insieme un piano di trattamento individuale che esalti le particolarità che rendono unico ciascun volto. Il metodo ha infatti codificato anche una serie di attributi emozionali legati alla richiesta di cambiamento (più giovane, più attraente, più snella, più femminile, meno arrabbiata, meno cadente, meno triste) che aiutano il medico a capire come agire per realizzare anche l'aspirazione che il paziente non esprime in modo diretto.
"Molti pazienti vengono da me chiedendomi di intervenire su specifiche rughe e difetti del viso - ha spiegato ai giornalisti de Maio - ma spesso i punti di intervento indicati non danno una misura esatta dei reali desideri alla base della richiesta. Ne consegue il rischio di rimanere poi delusi del risultato. Il volto parla di noi, di come ci sentiamo e di come desideriamo sentirci. Per questo motivo, prima di eseguire qualunque intervento estetico, è importante portare alla luce le ragioni emotive alla base della decisione, capire come le persone vogliono sentirsi quando si guardano allo specchio: solo una volta indagato il rapporto che hanno col proprio aspetto fisico, possiamo studiare un piano di trattamento personalizzato".
"Sono convinto che gli specialisti di medicina estetica debbano essere dei veri e propri consulenti, capaci di aiutare i propri pazienti a focalizzare insieme l’obiettivo estetico che si vuole raggiungere. Gli MD Code sono stati sviluppati proprio per introdurre un nuovo linguaggio nell'estetica del viso e agevolare questo percorso, così da amplificare i benefici dei trattamenti ben oltre la correzione delle rughe".