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Tecnologia e dati per affrontare rischi ambientali, il contributo di progetto Return

Attraverso un approccio multi-modello e multi-rischio: "Return produce proiezioni climatiche ad alta risoluzione su scala nazionale e sviluppa indicatori specifici per descrivere l’evoluzione del clima, identificare le aree a rischio e stabilire priorità d’intervento"

Tecnologia e dati per affrontare rischi ambientali, il contributo di progetto Return
05 giugno 2025 | 15.54
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In un contesto sempre più esposto agli effetti del cambiamento climatico e ai rischi ambientali complessi, il progetto Return – Multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeR a changiNg climate, finanziato dal Pnrr attraverso il programma NextGenerationEU e coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, "si afferma come un’iniziativa di riferimento nel panorama della ricerca applicata alla gestione integrata dei rischi". Lo si legge in una nota. Attraverso un approccio multi-modello e multi-rischio, "Return produce proiezioni climatiche ad alta risoluzione su scala nazionale e sviluppa indicatori specifici per descrivere l’evoluzione del clima, identificare le aree a rischio e stabilire priorità d’intervento. L’obiettivo: fornire basi scientifiche solide per la pianificazione e la riduzione dei rischi".

Return "integra modelli climatici, piattaforme digitali, sensori avanzati, intelligenza artificiale e sistemi di early warning, promuovendo una gestione del rischio fondata sui dati e orientata alla resilienza". Al centro della strategia Return "c’è la tecnologia, intesa come strumento abilitante per trasformare dati scientifici in soluzioni operative. Le applicazioni spaziano dalla modellazione climatica alla simulazione di scenari multi-rischio, grazie a sistemi informativi interoperabili e ambienti virtuali dinamici".

Queste tecnologie "convergono nella creazione di un ecosistema digitale di virtual test-beds con l’obiettivo di descrivere e simulare processi complessi multi-rischio in ambienti virtuali rappresentativi di contesti realistici in Italia (inclusi quelli geologici e geomorfologici) al fine di migliorare la comprensione degli impatti a cascata e l'interazione con le strategie di mitigazione del rischio e di adattamento attraverso scenari ‘what-if’. L’ecosistema digitale comprende sia una rappresentazione di territorio virtuale sia città virtuali costiere o interne. Attraverso catene di impatto, "Return è in grado di analizzare effetti a cascata su infrastrutture, insediamenti e popolazione, supportando strategie avanzate di adattamento e mitigazione".

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