Francis Ford Coppola operato, cos'è e come si cura la fibrillazione atriale

E' l'aritmia più frequentemente incontrata, aumenta progressivamente con l'età fino a raggiungere più del 9% in pazienti ultraottantenni

Francis Ford Coppola
Francis Ford Coppola
06 agosto 2025 | 10.20
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Il regista Francis Ford Coppola , ricoverato da ieri al Policlinico di Tor Vergata di Roma, è stato operato per l'ablazione della fibrillazione atriale. L'intervento è andato bene, in un post pubblicato questa notte il regista del ‘Padrino’ e ‘Apocalypse Now’ ha spiegato di essere in ospedale per eseguire l'intervento programmato. Si è affidato ad Andrea Natale, tornato a Roma dagli Usa e pioniere nel campo dell'elettrofisiologia. Ma cos'è e come si cura la fibrillazione atriale? "E' l'aritmia più frequentemente incontrata nella pratica clinica con una prevalenza che aumenta progressivamente con l'età fino a raggiungere più del 9% in pazienti ultraottantenni", precisa l'Anmco, l'Associazione nazionale medici cardiologici ospedalieri. Insorge in presenza di condizioni predisponenti, le principali sono concomitanti patologie cardiache quali: precedente infarto miocardico, scompenso cardiaco, vizi valvolari, ipertensione arteriosa. Talora la fibrillazione atriale insorge a causa di un’alterazione della funzionalità tiroidea o a causa di una patologia polmonare. In un numero ridotto di casi l’aritmia si manifesta senza una causa evidente.

La diagnosi di fibrillazione atriale viene formulata dal cardiologo o aritmologo dopo visione di un elettrocardiogramma (Ecg ). L’aritmologo spesso si avvale di altre indagini per confermare e indagare la fibrillazione atriale. "Quando sia la terapia farmacologica sia un’eventuale cardioversione elettrica si siano dimostrati inefficaci nel controllo del ritmo o della frequenza, in presenza di importanti sintomi invalidanti, si può approcciare questa aritmia con un’ablazione' - chiarisce in un focus sul proprio sito l'Irccs Humanitas - Con questa tecnica si eseguono delle 'lesioni' sul tessuto atriale allo scopo di isolare elettricamente alcune aree che possono essere la sede di origine dell’aritmia, e creare 'corridoi' all’interno del quale il segnale elettrico viene incanalato, evitandone il circolare erratico, causa dell’aritmia".

"In generale, un’ablazione transcatetere può essere il trattamento di scelta per cercare di risolvere il problema in caso di fibrillazione atriale isolata. Se anche l’ablazione transcatetere risultasse inefficace, un’ablazione chirurgica con la chiusura dell’auricola sinistra può essere effettuata con probabilità di riuscita sicuramente più elevate a scapito di una maggiore invasività. L’auricola sinistra - chiariscono i chirurghi dell'Humanitas - è un’appendice a fondo cieco dell’atrio sinistro e per conformazione anatomica è il punto in cui inizia generalmente la formazione di coaguli durante la fibrillazione atriale. La concomitante obliterazione chirurgica dell’auricola sinistra abbatte notevolmente il rischio di embolie in caso di fallimento delle procedure di ablazione e la conseguente necessità di 'cronicizzare' la fibrillazione atriale".

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