Dieci persone isolate per il crollo di ponti sul torrente Trobbia. Cade un albero a Milano. Zaia: "Per la prima volta aperti tutti i bacini, evitato un disastro"
Il maltempo sferza il Nord Italia. Temporali, nubifragi, esondazioni, frane e smottamenti hanno riguardato diverse regioni.
La Protezione civile del Veneto ha diramato uno stato di allarme 'rosso' valido fino alle 14 di domani in gran parte del territorio regionale con una nuova fase di precipitazioni diffuse e in spostamento verso nord-est. Per questo raccomanda di vigilare particolarmente anche gli affluenti dei fiumi Brenta, Bacchiglione, Retrone, Alpone, Chiampo, Fratta-Gorzone, l'Adige e quelli del Veneto Orientale (Monticano, Meschio, Livenza Tagliamento).
In stato di criticità idraulica con allarme rosso sono i bacini dell’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e Basso Brenta-Bacchiglione; in stato di preallarme arancione il bacino del Livenza, Lemene e Tagliamento. L'unico 'verde' è l’Alto Piave. Criticità idrogeologica e stato di allarme rosso invece nei bacini del Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige, Basso Brenta-Bacchiglione, Basso Piave, Sile e bacino scolante in laguna di Venezia. Stato di preallarme arancione in tutto il resto dei bacini regionali. L'allerta idrogeologica per temporali in tutti i bacini idrografici del Veneto è massima ad eccezione, anche qui, dell’Alto Piave bellunese.
E' allerta arancione invece su parte di Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Gialla su Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e su parte di Lombardia, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna e Marche.
A causa del maltempo, un albero è caduto in via Solari a Milano, causando l'interruzione di un tratto della linea del tram 14, sostituito da Atm con un bus. Nessun persona è rimasta ferita, fanno sapere i vigili del fuoco, che sono al lavoro "per ripristinare le condizioni di normalità".
Nel frattempo proseguono le operazioni di soccorso nei comuni di Bellinzago e Gessate, colpiti dall'esondazione. Numerose idrovore, sia dei vigili del fuoco che della protezione civile, sono state dispiegate sul posto per svuotare scantinati e rimesse. I vigili del fuoco sono giunti da diversi comandi lombardi per supportare il lavoro dei colleghi del comando di Milano. Per coordinare le operazioni, l'unità di comando locale è stata trasferita nella palestra comunale di Bellinzago, da dove vengono pianificate e gestite le attività di soccorso.
Funzionari tecnici dei vigili del fuoco stanno effettuando diversi sopralluoghi nelle aree più colpite "per valutare le criticità e intervenire di conseguenza". Tra i danni maggiori, causati dall'alluvione, i vigili del fuoco segnalano il crollo di due ponti sul torrente Trobbia nel comune di Cambiago nel milanese. A causa di questi crolli - fanno sapere - un maneggio e una decina di residenti "sono attualmente difficilmente raggiungibili". Per garantire l'accesso alla frazione e i servizi essenziali a queste persone e agli animali, si è tenuto un vertice in comune "per pianificare le operazioni contingenti e garantire il supporto necessario".
"Nonostante le piogge di questo pomeriggio il livello idrometrico del Lambro si è posizionato ormai al di sotto del livello di guardia e la città di Monza torna alla sua normalità" fa sapere una nota del Comune di Monza. Domani riapriranno le scuole che oggi sono rimaste chiuse, il Nei e il Parco di Monza con i Giardini Reali.
A causa di una frana, provocata dal maltempo, è stata chiusa una strada nel comune di Curino. I vigili del fuoco di Biella e dei distaccamenti di Cossato e Ponzone sono al lavoro per disagi, provocati dalle difficili condizioni meteo delle ultime ore. In particolare gli interventi hanno riguardato la rimozione di alberi caduti sulla sede stradale, alcuni smottamenti e qualche allagamento.
In Veneto continua il lavoro delle squadre dei Vigili del fuoco per il maltempo che ha colpito la regione. Il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, ha comunque attivato il Centro operativo comunale della Protezione civile, fa appello ai suoi concittadini in vista del peggioramento delle precipitazioni sulla città. “È atteso un nuovo peggioramento del meteo con nuove piogge, probabilmente meno intense di quelle che ci hanno sorpreso per intensità e quantità – ha dichiarato Possamai - ma ho chiesto ai cittadini di mettere in sicurezza i loro beni, di evitare gli scantinati e di evitare di avvicinarsi a fiumi e torrenti in tutte quelle zone che potrebbero andare di nuovo sotto. Dovremo stare in guardia”.
I soccorritori hanno raggiunto con un gommone un senza tetto che si trovava in una zona completamente allagata in città e che era sommerso fino alla vita. Un altro intervento ha riguardato una donna rimasta isolata con la propria bambina sempre in città che è stata evacuata con un gommone da rafting e portata al sicuro.
All’opera ci sono 10 squadre impegnate in città, a Isola Vicentina, Pojana Maggiore, Noventa Vicentina, Schio, e Costabissara. Ai vigili vicentini si sono aggiunte squadre di volontari da Thiene e Recoaro e una squadra del comando di Rovigo. Inoltre, data l’emergenza, tutto il personale è stato richiamato in servizio, anche anticipato.
Due carabinieri in servizio a Schio (Vicenza) si sono immersi nelle acque torrenziali, portando in salvo due donne rimaste bloccate in un’utilitaria. Le due donne hanno chiamato il 112 implorando aiuto: le acque torrenziali avevano invaso la strada e un mare di acqua e fango aveva investito la loro autovettura, raggiungendo rapidamente l’altezza dei finestrini. I due carabinieri, una volta giunti sul posto, hanno deciso di sfidare le basse temperature dell’acqua e di farsi largo attraverso fango e detriti, vincendo la corrente: raggiunta l’auto e tranquillizzate le due donne, sono riusciti a estrarle dai finestrini, portandole in salvo caricandosele in braccio. Stamane le due donne hanno telefonato alla compagnia di Schio ringraziando l’arma e i due militari con voce spezzata dall’emozione.
Particolarmente colpite dal maltempo anche le province di Verona e Padova, nei comuni di Montagnana e Casale di Scodosia. A Soave (Verona) alcuni automobilisti bloccati in un sottopasso allagato sono stati soccorsi dai sommozzatori del Corpo nazionale. Due ponti sono crollati a Malo (Vicenza) e tre argini hanno ceduto a Isola Vicentina, Castelnuovo e tra Zimella e Cologna Veneta (Verona).
Per sicurezza sono state interrotte le linee ferroviarie da Vicenza verso Padova, Treviso e Schio.
In provincia di Venezia la piena del fiume Taglio tra Mira e Mirano ha provocato il cedimento di alcuni tratti dell’argine lungo Strada provinciale 27.
Problemi più gravi del previsto a Castelfranco Veneto nel trevigiano, dove sono caduti 100 mm di pioggia in un'ora e sono esondati i torrenti Avenale e Muson. Il sindaco Stefano Marcon, che è anche presidente della Provincia, ha appena annunciato la chiusura di tutte le scuole per domani.
L’annuncio del presidente della regione Veneto Luca Zaia che sta monitorando la situazione dalle sede della Protezione civile regionale: “Questa è tecnicamente un’alluvione che a metà maggio, onestamente, non ce l’aspettavamo proprio. Non si ricordano fenomeni come questo in tale periodo. Abbiamo aperto tutti i bacini di laminazione. Ieri sera non pensavamo che la situazione si sarebbe evoluta in tale modo. Quindi abbiamo ufficialmente istituito l’unità di crisi e dichiarato lo stato di emergenza”.
Zaia ha ricordato che “quando ci siamo accorti che il fenomeno stava diventando molto importante, abbiamo deciso di aprire tutti i bacini, nel corso della notte. È la prima volta che lo facciamo”, così "si è evitato un disastro". “Non tutti i bacini dipendono dalla Regione, solo quelli più grandi sono di nostra competenza” ha sottolineato l’assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, aggiungendo che “la rete minore della Bassa Padovana è quasi al limite” e una parte è gestita dai consorzi di bonifica.
I bacini di laminazione attualmente sono al 50% della loro capacità, la maggior parte (Trissino, Montebello, Orolo, Caldogno e Trissino) si trovano in provincia di Vicenza, a parte Colombaretta (Verona). Aperto anche l’ultimo inaugurato venti giorni fa, il ‘Diaz’.
“I bollettini di allerta? Sono delle previsioni che come tali possono cambiare nel corso anche di poche ore, non sono certezze assolute”, ha risposto il presidente della Regione alle polemiche sugli avvisi emanati ieri dalla Protezione civile regionale del Veneto che segnalava dapprima uno stato di attenzione ‘giallo’ poi tramutatosi in ‘arancione’ solo in tarda serata, circostanza che per molti avrebbe portato a una sottovalutazione della gravità del fenomeno. Per i critici bisognava emanare subito lo stato d’allerta ‘arancione’ già dal primo pomeriggio di ieri e non aspettare ore dopo.