
“Abbiamo dovuto fare la conferenza stampa per strada oggi perché il sovrintendente Claudio Parisi Presicce ha voluto rivedere il parere positivo già concesso dall’Assessore Gotor per ospitare nel cortile di palazzo Braschi una parte della Maratona Jazz del prossimo sabato organizzata e sostenuta economicamente dal Municipio I. La maratona parte da Palazzo Altemps, un museo statale che ha dato la concessione gratuita, in quanto è richiesta da un’istituzione pubblica come il Municipio I e anche perché in essere c’è un accordo quadro fra il municipio e il ministero della cultura, accordo che verte proprio sul tema della valorizzazione della cultura. Essendo due istituzioni pubbliche che dialogano non c'è stato alcun problema a concedere lo spazio gratuitamente. Invece da ieri sera il sovrintendente, ha sollevato delle perplessità sulla partecipazione del Museo Civcio alla Maratona della musica, a 48 ore dallo stesso. Lo sottolinea, a margine della conferenza stampa della Maratona Jazz – Festa della Musica del Municipio I, l’assessore alla cultura, scuola, sport e politiche giovanili del Municipio I Giulia Ghia.
"A riprova di questo sottolineo come gli straordinari che dovranno essere corrisposti ai custodi per tenere aperto Palazzo Braschi saranno ovviamente pagati dal Comune stesso, ovvero da Zétema. Questo -aggiunge- per far capire quanto è assurda e pretestuosa questa questione. Purtroppo, non è la prima volta che il sovrintendente blocca i lavori del Comune ma questa davvero è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. È una situazione che va risolta, perché andare avanti così è davvero difficile. A tal proposito ringraziamo Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale, per aver ribadito in una nota di pochi minuti fa al Sovrintendente e in una memoria di giunta la partecipazione di Roma Capitale alla festa della musica chiarendo così l’adesione di tutti gli spazi di Roma Capitale a questo importante evento internazionale. Questa maratona è già costata molto al Municipio I. Abbiamo ottenuto anche il patrocinio dell’Ambasciata francese. Per noi la cultura non ha prezzo, ha un valore primario e ci piacerebbe che gli investimenti che facciamo per diffonderla venissero valorizzati, non osteggiati”.