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Ucraina, 117 droni e un piano di 18 mesi: i segreti dell'Operazione Web

Kiev decapita l'aeronautica russa, colpiti 40 apparecchi

Un bombardiere distrutto, il generale Malyuk, i droni in un camion
Un bombardiere distrutto, il generale Malyuk, i droni in un camion
02 giugno 2025 | 09.50
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L'Ucraina decapita l'aeronautica della Russia con maxi-attacco di droni preparato per oltre 18 mesi e scrive una pagina cruciale nella guerra, costringendo Mosca a fare i conti con un'imprevedibile Pearl Harbor. Kiev conduce un'operazione gigantesca battezzata 'Web', colpendo 4 diverse basi in territorio russo con 117 droni partiti da 4 camion e centrando obiettivi lontano migliaia di chilometri l'uno dall'altro. I droni, secondo le informazioni diffuse dai servizi di sicurezza ucraini (Sbu), centrano oltre 40 aerei. Nella lista degli obiettivi spiccano TU-95 (il grande bombardiere strategico noto come "Bear"), TU-22M3 (bombardiere supersonico a lungo raggio) e un A-50 (velivolo da allerta e controllo).

"Grazie ai servizi di sicurezza, al generale Malyuk e a tutte le persone coinvolte nell'operazione -dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla fine della giornata-. L'abbiamo preparata per oltre un anno e mezzo. La pianificazione, l'organizzazione, tutti i dettagli sono stati studiati alla perfezione. Possiamo dire con convinzione che si è trattato di un'operazione unica. Il dettaglio più interessante, possiamo renderlo noto, è che il quartier generale della nostra operazione in territorio russo era collocato proprio accanto a quello dell'FSB (i servizi di Mosca, ndr) in una delle regioni".

117 droni, operazione pianificata per 18 mesi

"In totale -spiega Zelensky- sono stati utilizzati 117 droni con l'impiego di altrettanti operatori. Il 34% degli aerei in grado di lanciare missili da crociera sono stati colpiti. I nostri uomini hanno operato in diverse regioni russe, in 3 fusi orario. E sono stati portati fuori dal territorio russo alla vigilia dell'operazione: sono al sicuro".

Le basi colpite sono quelle di Belaya nell'Irkutsk, in Oriente, a circa 4500 chilometri dal confine ucraino: qui sarebbero stati colpiti un TU-95 e due T-50. Pioggia di droni sulla base di Dyagilevo, a soli 500 chilometri dal confine, struttura strategica per i bombardieri di Mosca. I droni di Kiev sono arrivati in Siberia, alla base di Olenya: nel Murmansk, nel Circolo polare artico, il raid ha centrato almeno quattro TU-95. A Ivanovo, a 800 chilometri dal confine, è stato colpito un preziosissimo A-50, una fondamentale sentinella dei cieli. Secondo le prime stime, è stato distrutto il 34% della dotazione totale dei velivoli in grado di lanciare missili da crociera, la metà degli apparecchi 'combat-ready', in grado di essere impiegati in operazioni immediate.

I droni FPV nascosti nei camion

L'operazione Web è stata condotta senza informare gli Stati Uniti, come riferiscono la Cbs e Axios. Nell'attacco sono stati utilizzati droni FPV (First Person View), apparecchi che possono costare 400 o 500 euro, raramente superano i 1000. I droni utilizzati da Kiev per l'operazione Web hanno dimensioni misurano 39-45 centimetri e vengono armati in base all'obiettivo colpire. La Russia avrebbe subito danni per oltre 7 miliardi di dollari secondo i servizi di Kiev.

L'Ucraina ha progressivamente spostato droni in territorio russo a bordo di camion. I velivoli, in particolari, sono stati nascosti nei tetti di case prefabbricate che venivano trasportate dai camion. Quando è arrivato il semaforo verde per l'attacco, i droni sono decollati dai camion e hanno viaggiato sostanzialmente indisturbati verso gli obiettivi finali. L'operazione è stata coordinata da Malyuk, numero 1 dell'Sbu, e seguita costantemente dal presidente Zelensky. Secondo le fonti ucraine, gli elementi coinvolti nell'attacco hanno fatto tutti ritorno in Ucraina prima dell'attuazione finale del piano.

Cosa dice Mosca

Mosca incassa il colpo e non nega l'attacco. Il ministero della Difesa, però, fornisce prevedibilmente una versione diversa. Il comunicato diffuso fa riferimento ad un "attacco terroristico" che è stato respinto in 3 basi e ha prodotto danni a 2 aerei nella quarta struttura. Il ministero fa sapere che non ci sono vittime e gli incendi sono stati domati, non quantifica i danni e sottolinea che sono stati catturati "terroristi che hanno partecipato" all'operazione.

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