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Violenza su donne, Meritocrazia Italia: "Braccialetto strumento non efficace"

"Tutela vittime deve essere priorità Stato"

Violenza su donne, Meritocrazia Italia:
21 maggio 2025 | 15.13
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"Lo scorso 15 maggio, al question time in Senato, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto ad alcune domande in ordine all’uso e al funzionamento del braccialetto elettronico, misura cautelare accessoria che consente alle autorità di tracciare, a distanza, gli spostamenti della persona sottoposta a detta misura. Il dispositivo, che trova applicazione in presenza di reati di stalking, è composto da un braccialetto installato alla caviglia, da un secondo apparecchio associato (track) che rileva la posizione geografica attraverso il gps, e da un terzo analogo (Vtu) in dotazione al soggetto tutelato, utile a verificare il rispetto del divieto di avvicinamento da parte dell’aggressore. Tutto si risolve in una serie di allarmi trasmessi alla centrale operativa delle forze dell’ordine. La vicinanza dell’aggressore è segnalata allo stesso modo anche al protetto. Proprio in ordine ai tanti casi di (mal)funzionamento dello strumento, ha destato non poche perplessità la riflessione condivisa dal Guardasigilli, che lo ha definito 'incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone', chiarendo che molto spesso, quando il braccialetto elettronico si attiva, la vittima si trova a distanza elevata rispetto agli agenti che dovrebbero garantire un pronto intervento in sua difesa. Pertanto il Guardasigilli ha invitato le potenziali vittime 'a trovare forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto'". Così una nota firmata dal presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello.

"Anche in ragione della crescita esponenziale del fenomeno - prosegue - la tutela delle vittime di stalking deve rientrare tra le priorità dello Stato. È un dato che, allo stato, il braccialetto elettronico non sia uno strumento di difesa efficace, e che, per quanto prudenza e capacità di autodifesa siano utili e importanti, sia necessaria soprattutto una maggiore copertura del territorio da parte delle forze dell’ordine, per il reclutamento delle quali Meritocrazia Italia chiede nuovi investimenti, soprattutto nel momento di maggiore sviluppo della tecnologia, che dovrebbe servire anche e soprattutto a garantire la pubblica sicurezza. Ormai acclarata è anche la cronica insufficienza delle unità operative a presidio della sicurezza pubblica, e a questo serve porre riparo senza indugio. Ovviamente non può neppure trascurarsi che le riforme normative, da sole, non bastano e che le logiche puramente repressive adottate negli ultimi anni non soltanto non hanno consentito di raggiungere il risultato sperato, ma non hanno neppure contribuito a frenare, tra l’altro, la lunga onda di femminicidi e violenza domestica".

"Si intensifichino, pertanto, gli strumenti a sostegno delle donne vittime di violenza (case rifugio e centri antiviolenza), ma soprattutto si lavori seriamente alla promozione di una cultura del rispetto e della parità tra i sessi, sensibilizzando l’opinione pubblica e le Istituzioni, rafforzando le misure di prevenzione e protezione delle vittime, organizzando nelle scuole di ogni ordine e grado incontri mirati a insegnare il valore del rispetto della libertà dell’altro e di accettare le proprie emozioni e i propri fallimenti, garantendo il sostegno psicologico e legale alle donne che subiscono violenza. Lo Stato deve essere sempre al fianco dei cittadini e non può ammettersi il ricorso a scorciatoie davanti a problemi evidenti. Meritocrazia - si conclude il comunicato - confida nelle azioni che il Ministro Nordio porrà in essere per garantire la sicurezza di chi è soggetto a minacce continuative".

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