Leucemia linfoblastica acuta, novità in prima linea da anticorpo bispecifico
Studio, con blinatumomab dopo circa 3,5 anni vivo 85% dei pazienti rispetto al 68% di solo chemio
Studio, con blinatumomab dopo circa 3,5 anni vivo 85% dei pazienti rispetto al 68% di solo chemio
Il professore di Ematologia: "Obiettivo migliorare i risultati dei trattamenti senza aumentare tossicità’
Anche in leucemia linfoblastica acuta ‘monitorare correttamente la malattia minima residua è fondamentale per la sopravvivenza del paziente’
Il direttore medico sull'anticorpo bispecifico, ‘stiamo sperimentando formulazione sottocutanea’
“Lo studio clinico di Fase III E1910 dimostra che è significativamente prolungata la sopravvivenza nei pazienti che hanno ricevuto l'anticorpo bispecifico blinatumomab rispetto a quello che in inglese viene chiamato standard of care”. Lo spiega Robin Foà, professore emerito di Ematologia presso l’università Sapienza di Roma, a margine dell’evento con il quale Amgen ha illustrato i risultati dello studio clinico di Fase III E1910 che dimostrano come l'introduzione dell’anticorpo monoclonale bispec...
“Nello sviluppo della piattaforma BiTE Amgen ha avuto un approccio estremamente innovativo, basato sulla connessione inedita tra la biologia e la tecnologia. Si è partiti dalla leucemia linfoblastica acuta in fase di recidiva refrattaria e si è poi avanzati verso fasi più precoci della malattia, passando attraverso la cosiddetta malattia minima residua fino ad arrivare allo sviluppo in prima linea. Tutto questo è stato possibile grazie all’approccio innovativo di Amgen, ma anche grazie al fondame...