Sanremo, tavolo teso tra Rai e Comune: per l’azienda 'deadline' a fine luglio, poi piano B

Legali di entrambe le parti alacremente al lavoro, e da Torino in giù cresce il 'toto città' qualora non si raggiungesse una mediazione fra le parti

Sanremo, tavolo teso tra Rai e Comune: per l’azienda 'deadline' a fine luglio, poi piano B
21 luglio 2025 | 20.36
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Il tempo stringe e sono ore frenetiche per i legali della Rai e del Comune di Sanremo impegnati nella trattativa sul festival. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti Rai, infatti, la negoziazione fra le parti avrebbe una 'deadline' superata la quale il 'piano B' - che per la Rai significherebbe realizzare il 'suo' festival in un'altra location- diventerebbe il 'piano A'. "Prima della pausa agostana bisogna aver sciolto la riserva, altrimenti la possibilità di un accordo salta", viene riferito. Il tavolo tra l'azienda e l'amministrazione della città ligure viene descritto come "teso", con le reciproche posizioni che al momento risultano ferme e distanti, ma gli avvocati di entrambe le parti "stanno lavorando alacremente in queste ore" per cercare una mediazione che porti a 'limare' i punti più controversi.

Va da sé che entrambe le parti avrebbero molto da perdere qualora non si raggiungesse un punto d'incontro. Uno dei nodi cruciali della discussione resta la richiesta, da parte del comune di Sanremo, dell'1% degli introiti pubblicitari del festival, sul quale la Rai non sarebbe intenzionata in nessun modo a cedere, anche perché il calcolo della percentuale implicherebbe non solo ‘aprire’ all’esterno conti e cifre aziendali tenuti sempre riservati anche per motivi di concorrenza ma anche procedere ad un calcolo difficile da isolare, visto che spesso il Festival è parte di un accordo quadro più ampio con inserzionisti che copre un periodo ben più esteso del festival.

Da Torino in giù, cresce dunque in queste ore anche il 'toto città', qualora la tv di Stato si trovasse a dover fare i conti con una nuova location in cui allestire una nuova manifestazione, sulla scia di quanto fatto nel 2023 con l’Eurovision Song Contest. Diverse le città plausibili o che hanno avanzato la loro candidatura (oltre a Torino, naturalmente Milano, Viareggio, Rimini, Napoli), ma la scelta dipenderà da una serie di fattori, in primis dalla disponibilità di spazi adatti e dalle condizioni (a partire da costi e durata) di una convenzione che si andrebbe comunque a stipulare con l'eventuale città scelta. L’obiettivo rimane quello di arrivare ad una decisione entro il Cda del 30 luglio.

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