"Tajani come influencer prezzolati da Israele", botta e risposta Ronzulli-M5S e polemica in Senato

La frase della senatrice pentastellata Maiorino in occasione dell'informativa del governo su Ucraina e Gaza scatena le proteste della maggioranza. Il vicepremier: "Inaccettabile"

Antonio Tajani - Fotogramma /Ipa
Antonio Tajani - Fotogramma /Ipa
11 settembre 2025 | 12.24
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"Ministro, lei si comporta come uno di quegli influencer prezzolati dal governo israeliano per non dire la verità". La frase della senatrice M5S Alessandra Maiorino, in aula al Senato in occasione dell'informativa del governo su Ucraina e Medio Oriente, ha scatenato le proteste della maggioranza.

"Non ho insultato nessuno, influencer non è un insulto ma un dato di fatto", si è affrettata a chiarire poi la senatrice pentastellata tra le grida dai banchi della maggioranza.

A stretto giro, però, è arrivata la replica della presidente di turno Licia Ronzulli: "Lei ha usato la parola prezzolato, vuol dire pagato da altri, si assume la responsabilità di quello che ha detto nel caso in cui il ministro Tajani vorrà adire le vie legali", ha spiegato Ronzulli mentre dai banchi del M5S si levavano proteste e, tra l'altro, le urla 'vergogna'.

"Se c'è qualcuno che si deve vergognare non è certo la presidenza, oggi. Ci sono i resoconti, ho chiesto rispetto nel linguaggio. Da presidente chiedo rispetto nei confronti del ruolo e della persona, poi ognuno è ibero di esprimere le proprie idee", ha chiarito Ronzulli.

Tajani: "Inaccettabile"

''E' inaccettabile'', una ''accusa molto grave quella di essere un influencer prezzolato da Israele'', ha poi commentato lo stesso Tajani durante l'informativa alla Camera, dicendo che ''nessuno può permettersi di infangare il mio onore e la mia dignità''.

Il vice premier ha chiesto quindi al leader del Movimento 5 Stelle di prendere le distanze da Maiorino. Tajani ha affermato che ''essere accusato di essere prezzolato dal governo israeliano è un'accusa inaccettabile in diretta televisiva. Prezzolato significa essere corrotto da parte di uno stato estero''.

Si tratta di ''accusa false e non documentate, una vergogna inaccetabile'', ha proseguito Tajani dicendo che ''mi auguro che il Movimento 5 Stelle attraverso il suo leader prenda le distanze da queste accuse infamanti''.

E ancora: "Se dici che sono un influencer prezzolato da Israele, vuol dire che io sono corrotto come ministro da uno Stato straniero per compiere azioni criminose. Sugli attacchi politici non ho mai protestato. Passi per Tajani fai schifo dei manifesti dei Giovani democratici, ma indicare in diretta televisiva dall'Aula della Camera, parlando a nome di un gruppo parlamentare che ha espresso un presidente del Consiglio in passato, che il ministro degli Esteri il giorno dopo che hanno ammazzato un influencer negli Stati Uniti è un influencer corrotto da Israele... Non ho ricevuto nessun messaggio di scuse, io non ho mai usato un linguaggio del genere. In questo momento un linguaggio così violento crea una situazione di odio crescente", ha detto ancora.

"Dimostrino che sono prezzolato, sono uno che ha rinunciato a mezzo milione di euro di buona uscita da commissario europeo, tutto sono tranne che uno prezzolato. Avrò tanti difetti ma sull'onestà non mi si può dire niente", la conclusione.

Maiorino replica: "Non prezzolato, interessi Israele li fa gratis"

“Tajani, se conoscesse l’italiano, capirebbe che io ho detto che lui si comporta ‘come’ gli influencer prezzolati da Israele, non che lui sia pagato da Israele. Infatti, so benissimo che lui gli interessi di Israele li fa gratis. Ed è chiaro che questo ridicolo polverone lo sta alzando per non parlare dei problemi veri, per nascondere l’imbarazzante e vergognosa complicità di questo governo con quello genocida e terrorista di Netanyahu”, ha replicato la vicecapogruppo M5S in Senato Maiorino.

La Russa a capigruppo: "Condanna politica per linguaggio inaccettabile"

"Condanna politica del linguaggio registrato in Aula, ritenuto inaccettabile". E' questo a quanto si apprende la posizione espressa dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della capigruppo 'urgente' convocata dalla seconda carica dello Stato, dopo lo scontro in Aula. A quanto si apprende nel corso della discussione, durata circa un'ora, si è arrivati alla condivisione da parte di tutti i gruppi della necessità di avere d'ora in poi un linguaggio condiviso, che sia rispettoso di tutte le posizioni.

Sul caso, sembra quindi che non ci saranno ulteriori atti formali, e che la vicenda non avrà risvolti in altri uffici, restando nell'ambito di una valutazione politica, quale emersa dall'incontro appena terminato.

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