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Europee 2024, botta e risposta Tajani-Lega

Il ministro degli Esteri: "Lega? Ben venga, non dipende da noi". E il partito di Salvini replica: "Se Forza Italia lascia i socialisti ben venga"

Antonio Tajani (Fotogramma)
Antonio Tajani (Fotogramma)
30 maggio 2024 | 10.30
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Nuovo botta e risposta tra Forza Italia e Lega, questa volta sulle europee. "Io auspico una maggioranza a livello europeo di Popolari Liberali Conservatori, quella che io ho guidato sconfiggendo la sinistra quando sono stato eletto presidente del Parlamento europeo - ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo ad Agorà su Rai 3 - Se la Lega lascia certi alleati che ha nella famiglia Id e magari aderisce a un altro gruppo allora ben venga. Io sono molto favorevole a questo. Dipende dalla Lega, non dipende da noi".

A stretto giro in una nota la replica del partito di Matteo Salvini: "Se Forza Italia lascia finalmente Ursula, i socialisti e Macron, ben vengano".

Ad 'Agorà', parlando di Medio Oriente, Tajani ha detto che ''l'Italia vuole riconoscere lo Stato palestinese'', ma ci devono essere ''garanzie per il popolo ebraico'', affermando ''l'impegno perché nasca uno Stato palestinese che deve riconoscere Israele e deve essere riconosciuto da Israele''. Il ministro degli Esteri ha quindi ribadito che ''vogliamo Hamas fuori'' da un futuro Stato palestinese e ha sottolineato l'importanza di una ''Autorità nazionale palestinese riformata''.

Ieri, in un colloquio telefonico con la premier Giorgia Meloni, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva chiesto all'Italia di riconoscere lo Stato palestinese seguendo l'esempio di Spagna, Irlanda e Norvegia.

Quanto all'Ucraina, "la posizione dell'Italia è molto chiara: noi non invieremo neanche un soldato italiano a combattere in Ucraina - ha ribadito il titolare della Farnesina - e non vogliamo che vengano usati gli strumenti militari che inviamo in Ucraina al di là dei confini dell'Ucraina".

"Questo è nell'accordo che abbiamo, anche perché la nostra Costituzione ci impedisce di fare la guerra a qualche Paese. Noi non siamo in guerra con la Russia. Cosa ben differente è invece difendere il diritto dell'Ucraina a non essere invasa. Quindi tutto ciò che riguarda l'Italia, tutte le armi che partono dall'Italia devono essere utilizzate" all'interno del confine, ha aggiunto Tajani.

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