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“aMoncalvo”, il più grande murale sotto portico d’Italia celebra il Monferrato contadino

Un’opera monumentale firmata da Mario Pavese e realizzata da Luca Mancini impreziosisce i portici di piazza Carlo Alberto a Moncalvo

“aMoncalvo”, il più grande murale sotto portico d’Italia celebra il Monferrato contadino
04 giugno 2025 | 17.02
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In occasione della Festa della Repubblica, Moncalvo ha svelato alla cittadinanza e ai visitatori un’opera d’arte straordinaria: il murale “aMoncalvo”, la più grande nuova figurazione realizzata sotto portico su bene tutelato in Italia. L’inaugurazione si è tenuta la sera del 2 giugno e ha coinvolto l’intera comunità della “più piccola città d’Italia”, che ora vanta anche un record artistico nazionale.

L’opera, lunga 67 metri e alta 4, si estende su oltre 270 metri quadrati sotto i portici di piazza Carlo Alberto. Ideata e disegnata da Mario Pavese, uno degli artisti più legati al territorio monferrino, il murale è stato riportato su parete da Luca Mancini con la tecnica dello “spolvero”, riproducendo fedelmente i disegni in scala 1:1. La direzione artistica è stata curata da Elvira e Roberto Pavese.

“Si tratta di un dipinto da record – ha dichiarato il sindaco di Moncalvo, Diego Musumeci – ma soprattutto di una passeggiata per immagini nella nostra storia. Il murale racconta il Monferrato del secolo scorso con colori vividi e volti che parlano alla memoria collettiva. È un invito a conoscere Moncalvo, a immergersi nella sua cultura, a riconoscerne l’identità”.

Il progetto rientra nell’ambito di “Monferrando”, iniziativa nata dall’unione dei comuni di Moncalvo, Ponzano Monferrato e Penango e vincitrice del Bando Borghi, con l’obiettivo di valorizzare a livello internazionale il patrimonio storico, culturale ed enogastronomico del Monferrato. Il nome stesso del progetto – “Monferrando” – richiama l’idea di un viaggio errante (dal latino “errare”) alla scoperta di un territorio affascinante e ricco di storie.

Il murale è un omaggio alla civiltà contadina: una narrazione visiva corale dove i protagonisti sono donne, uomini e bambini del secolo scorso, impegnati nei gesti quotidiani del lavoro, della festa, della speranza. Un affresco che fonde arte e memoria, che rende vivo e presente un passato ancora pulsante.

Tra gli altri interventi del progetto Monferrando si segnalano il museo virtuale dedicato al conte Cozio di Salabue e al collezionismo di liuteria Stradivari, la quadreria diffusa di Guglielmo Caccia, la Scuola Alimentare 1890 per la cucina tradizionale e il centro internazionale di danza contemporanea Orsolina28.

Con “aMoncalvo”, l’arte torna a dialogare con la comunità e con il territorio, offrendo una nuova chiave di lettura per riscoprire la bellezza e l’identità del Monferrato.

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