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Catanzaro: sacerdote denuncia: "Profili fake con la mia foto per truffare decine di fedeli"

Don Francesco Cristofaro: "Chiesti soldi in cambio di preghiere, versamenti per asili in Africa"

Catanzaro: sacerdote denuncia:
12 maggio 2025 | 18.17
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Profili fake con la sua foto utilizzati in rete per truffare decine di fedeli. È quanto ha denunciato don Francesco Cristofaro, prete della parrocchia di 'Santa Maria Assunta' a Simeri, in provincia di Catanzaro, con un seguito di oltre 250 mila follower sui social, autore di libri per 'San Paolo' e 'Rizzoli' e conduttore di noti format religiosi su importanti reti nazionali, tra cui 'Fatti per il cielo' su Padre Pio tv. Non è la prima volta che truffatori senza scrupoli sfruttano la popolarità del parroco per carpire la fiducia degli utenti e farsi consegnare somme di denaro anche importanti: "Da qualche anno a questa parte, specie dopo la pandemia – racconta don Francesco all’Adnkronos -, i numeri sulle mie pagine social sono cresciuti tantissimo, sia per la mia storia personale, in quanto sacerdote con disabilità, sia per via dei raduni di preghiera che sono solito organizzare e per la mia visibilità mediatica".

E c’è chi ha pensato di approfittarne, creando profili falsi su Facebook, Instagram e Telegram con la sua immagine. Diversi i tentativi di truffa e anche le truffe consumate ai danni di ignare vittime, che don Francesco ha puntualmente segnalato alle forze dell’ordine con tanto di screenshot. L’ultimo episodio, lo scorso sabato, appena due giorni fa. "Le persone si fidano di me, spesso si rivolgono a me perché sono disperate e i truffatori sfruttano questa disperazione per avanzare nei loro confronti richieste di soldi", continua il prete. Tra i casi emersi, alcuni anche gravi, come quello che ha riguardato "una signora che ha una figlia gravemente malata, a cui sono stati chiesti soldi in cambio di preghiere", oppure "una suora che ha fatto un versamento per la costruzione di un asilo in Africa, convinta che dietro quel progetto ci fossi io".

"Ma chissà quanti non lo dicono, per vergogna", spiega il sacerdote di Simeri. Dietro questi account, ci sarebbero cittadini sia italiani che stranieri, alcuni residenti all’estero e perciò difficilmente rintracciabili. Don Francesco, intanto, ha formalizzato denuncia contro ignoti alla Polizia Postale e le indagini sono in corso. "Invito tutti voi alla prudenza – è l’appello di don Francesco -, rifuggite da queste persone. Io non ho Messenger, perciò non fidatevi di chi vi contatta a mio nome tramite quel canale. Ma soprattutto, ricordatevi che un prete non vi chiederà mai soldi in cambio di preghiere. Le preghiere non si pagano".

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