
"Cinque minuti, non di più. Altrimenti lei, mia moglie e l'altra figlia di un anno, sarebbero state al centro dell’esplosione"
"Mia figlia ha fatto tardi. E si è salvata". A raccontarlo è Livio, la cui figlia maggiore frequenta da una settimana il campo estivo del centro sportivo Villa De Sanctis, proprio di fronte al distributore esploso questa mattina in zona Prenestina a Roma.
"Mia figlia di cinque anni frequenta il centro estivo a via dei Gordiani: è voluta tornare a casa per aggiustarsi i capelli e ha fatto tardi. Cinque minuti, non di più. Altrimenti lei, mia moglie e l'altra figlia di un anno, sarebbero state al centro dell’esplosione. Per fortuna hanno fatto tardi", dice.
"Quando ho visto il fumo - racconta l’uomo - ho pensato alla discarica lì vicino, e ho suggerito a mia moglie di non portare la bambina al centro. Lei però ha insistito e stava finendosi di preparare. Abbiamo visto comunque gli animatori che alle prime avvisaglie hanno preso i bambini del centro e li hanno portati subito lontano dalle fiamme".
"Le prime esplosioni questa mattina sembravano come dei copertoni, degli pneumatici che scoppiano: prima è sembrato un terremoto, poi tre o quattro movimenti d’aria. Infine, il fungo rosso dell’esplosione, e la botta è stata devastante: con tutte le finestre chiuse, che sono state spalancate dal botto, sono stato spostato di mezzo metro. Lì ho realizzato che era esploso il distributore di Gpl. Questi impianti, per me, non dovrebbero essere vicino ai centri abitati, mi hanno sempre fatto paura. Soprattutto se accanto c’è una discarica", dice ancora.