
"Noi speriamo che non sia la fine e continueremo a cercare delle alternative. Certo è che questo modo di concludere questa fase è un modo molto doloroso, che dà l'immagine di non avere alcuna volontà di dialogo". Così Marina Boer, presidente dell'associazione Mamme del Leoncavallo, dopo lo sfratto del centro sociale di via Watteau. "La cosa che non ci sta bene, al di là di quello che può essere il nostro dolore personale per questa vicenda -dice- la cosa che più ci fa rabbia è che una città fatta così a noi non piace". E dunque "continueremo a dire cosa non ci sta bene; continueremo a dirlo alla città, come abbiamo sempre fatto, elaborando le nostre idee e proponendole alla città, dalla quale ricevere un riscontro da discutere". Del resto "questo è il nostro modo di procedere, lo è sempre stato da 50 anni e quindi continueremo così".