Usa, italiano detenuto a Alligator Alcatraz: "In gabbia come polli, fateci uscire da incubo"

Il racconto di Gaetano Mirabella Costa al Tg2: "Siamo in 32 per ogni gabbia con 3 bagni all'aperto"

Il cartello sul centro di detenzione in Florida   - Ipa
Il cartello sul centro di detenzione in Florida - Ipa
20 luglio 2025 | 17.56
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"Siamo in gabbia come in un pollaio". Parla così al Tg2 Gaetano Mirabella Costa, uno dei due italiani detenuti nel centro per migranti di Alligator Alcatraz.

"Siamo in 32 per ogni gabbia, tre bagni all'aperto, vedono tutti quello che fai - racconta l'uomo, siciliano di 45 anni che vive in Florida da 10 anni - non so che reato ho commesso, non ho parlato con un avvocato né con un giudice". E lancia un appello per "uscire - dice - da questo incubo". La madre del quarantacinquenne racconta che "è stato portato con le catene alle mani e ai piedi come un cane".

Con Gaetano Mirabella Costa è detenuto nel centro per migranti voluto da Trump, anche un altro cittadino italo-argentino, Fernando Artese di 63 anni. L'uomo secondo quanto raccontato dalla moglie a La Nacion, Artese è stato fermato per un'infrazione stradale a Jupiter il 3 luglio scorso mentre tentava di tornare in Argentina in auto. Ad un successivo controllo, è emerso che l'uomo non era in regola con il permesso di soggiorno e quindi è stato trasferito nel centro di detenzione dell'Ice.

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