
Il portavoce Mario Colamarino: "Noi "fuorilegge" per i diritti di tutti, in piazza della Repubblica performance di Rose Villain sul carro di Muccassassina"
"Andremo su Marte": il Roma Pride 2025 punta in alto o perlomeno ad eguagliare il record dello scorso anno, quando un arcobaleno di un milione di persone ha sfilato per il centro della Capitale. Sono attesi pullman da tutta Italia. Il concentramento della parata dell'orgoglio Lgbtqia+ è previsto, domani, alle 14,30 in piazza della Repubblica. Da qui, un'ora e mezza dopo, partirà il serpentone di carri allegorici (oltre 40) in un percorso che attraverserà via Cavour, i Fori Imperiali, il Colosseo, viale Aventino per terminare alla Croisette a Caracalla. Madrina quest'anno la cantante Rose Villain: il titolo della sua hit sanremese, 'Fuorilegge', sarà anche lo slogan della manifestazione. "Non è semplicemente uno slogan, ma purtroppo una realtà di fatto: siamo 'fuorilegge' in questo paese, perché le famiglie arcobaleno non hanno diritti, le persone trans sono relegate ai margini della società, non c'è una legge contro l'omolesbobitransfobia. Siamo fuorilegge anche in Europa, in Ungheria ad esempio, dove Orban ha bandito il Pride, o negli Stati Uniti, dove Trump vuole cancellare le esistenze trans", ha sottolineato Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride e presidente del Circolo Mario Mieli, nel corso della conferenza stampa di presentazione, ricordando che una delegazione arcobaleno sarà presente il 28 giugno a Budapest: "La parata si farà anche se vietata dalla polizia".
Uno dei carri, domani, sarà dedicato proprio "ai Pride sotto attacco e alle persone Lgbt+ che nel mondo sono oppresse": si tratta di quello del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli soprannominato “Orban la pazzah”. A precederlo ci sarà quello del Coordinamento Roma Pride, che guiderà il corteo: interamente dedicato alla comunità trans, sarà rivestito con i colori della bandiera trans e allestito con tre unicorni giganti, simboli di libertà e orgoglio.
Grande attesa anche per il carro di Muccassassina, intitolato 'Pride X', che ironizza su Elon Musk e la corsa alla conquista dello spazio. In questa visione surreale, gay, lesbiche, trans e queer saranno i primi a sbarcare su Marte, precedendo Donald Trump, che troverà il pianeta già conquistato da comunità libere, fiere e glitterate. "Un immaginario viaggio intergalattico", cui prenderà parte anche Rose Villain, prima della partenza della corteo in piazza della Repubblica, poi la cantante milanese passerà sul carro del Coordinamento. La cantante di 'Fuorilegge' ha accettato "con entusiasmo" il ruolo della madrina e si definisce "alleata" della comunità Lgbtqia+: "I governi, non solo quello italiano, stanno usando la cultura woke e i corpi delle persone queer per fare propaganda politica. Credo che chiunque abbia un'influenza, come gli artisti, debba usarla per diffondere messaggi d'amore e informazione". Una questione di "responsabilità".
La lotta "dei diritti negati ai nostri fratelli e sorelle è la nostra lotta, sono entusiasta di stare qui come madrina e usare la mia voce come megafono per chi ne ha meno e ha meno privilegi di me - ha aggiunto Rose Villain durante la conferenza stampa di presentazione del Pride - L'articolo 3 della Costituzione dice che legge è uguale per tutti, ma siamo sicuri che sia così? Io mi sono potuta sposare, se un giorno avrò un figlio non avrò tutte le difficoltà burocratiche che subiscono le coppie omogenitoriali oppure quello che vivono le persone trans, la violenza di vedere nei loro documenti un'identità non corrisposta. Questo è considerato fuorilegge e io sono totalmente dalla parte dei fuorilegge. A volte mi sembra che la società civile sia 'avanti' rispetto alla legge e se essere fuorilegge è un qualcosa che propaga amore allora questo è un bellissimo messaggio e dobbiamo esserlo tutti".
Per Villain quello che stiamo vivendo "è un momento dove l'odio si sta normalizzando e dilagando, sembra un fiume freddo sotterraneo che sentiamo ed è parte del nostro vivere, soprattutto sui social. Esserci in questo momento è uno scegliere tra l'odio e l'amore e io sono dalla parte dell'amore che rimargina le ferite mentre l'odio distrugge. Il Pride è una rivoluzione, un momento in cui chiedere qualcosa ma anche un momento di unione e amore". L'artista al termine della conferenza stampa ha ricevuto una statuetta personalizzata della mascotte del Pride '25 'Genderella' (una ragazza senza sesso né età che lotta per l'uguaglianza).
Durante la sfilata di domani (insieme a numerose associazioni e gruppi della società civile: Famiglie Arcobaleno, Gender X, Libellula, Roman Volley, Disability Pride, Agedo, Arcigay Roma, Leather Club, e molte altre realtà attive sul territorio) anche un inedito: con lo slogan 'Municipio Roma XI – Fuorilegge', debutterà al Pride un carro di un Municipio capitolino.