Uap-Anisap contro farmacia dei servizi: "Tele-Ecg è violazione norme ed esercizio abusivo"

"Chiediamo un richiamo agli organi di controllo: ai Servizi farmaceutici delle Asl competenti e ai Carabinieri Nas, per avviare ispezioni straordinarie presso le farmacie coinvolte, per accertare l'eventuale esercizio abusivo di professione sanitaria"

Uap-Anisap contro farmacia dei servizi:
23 giugno 2025 | 17.06
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"La Regione Lazio, con comunicato stampa del 22 giugno, ha annunciato l'avvio di un protocollo sperimentale che consente alle farmacie di eseguire tele-Ecg, Holter cardiaco e pressorio rimborsati dal Servizio sanitario regionale, destinando a tal fine 1,4 milioni di euro per circa 45.000 esami. Chiediamo un richiamo agli organi di controllo: ai Servizi farmaceutici delle Asl competenti e ai Carabinieri Nas, per avviare ispezioni straordinarie presso le farmacie coinvolte, per accertare l'eventuale esercizio abusivo di professione sanitaria e il mancato rispetto dell'art. 8ter del D.Lgs 502/1992". Così in una nota la presidente dell'Uap, Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, Mariastella Giorlandino, e Valter Ruffini, presidente Anisap Lazio. "Invitiamo inoltre la Corte dei conti a verificare la legittimità dell'impiego dei fondi pubblici stanziati e l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) a valutare le possibili distorsioni della concorrenza nel mercato delle prestazioni diagnostiche", aggiungono.

Uap e tutte le altre associazioni di categoria, comprese Anisap e Federlazio, invitano la Regione Lazio a "revocare il protocollo e il ministero della Salute a ristabilire il rispetto delle norme vigenti, a garanzia dell'equità concorrenziale e della sicurezza delle prestazioni sanitarie". Secondo le associazioni, "il perimetro legale per l'attività sanitaria privata è chiaro e inderogabile. L'erogazione di prestazioni diagnostiche da parte di soggetti privati richiede autorizzazione (art. 8-ter) e accreditamento (art. 8-quater) del D.Lgs. 502/1992, con requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e responsabilità clinica di specialisti; la 'farmacia dei servizi' non consente diagnosi strumentali - secondo Uap e Anisap - Il D.Lgs. 153/2009 e il Dm 16 dicembre 2010 limitano le farmacie a servizi di prima istanza (autoanalisi con dispositivi di autocontrollo) e a prestazioni di natura amministrativa (Cup, scelta-revoca del medico). Qualsiasi attività di refertazione o diagnosi specialistica resta esclusa".

"Il comunicato della Regione Lazio legittima attività non autorizzate - denunciano Uap e Anisap - Con la delibera del 22 giugno 2025 la Giunta regionale annuncia l'esecuzione in farmacia di Ecg, Holter cardiaco e pressorio rimborsati dal Ssr, senza che le farmacie siano autorizzate né accreditate come strutture sanitarie. Si tratta di prestazioni diagnostiche riservate per legge a centri dotati di requisiti clinici e responsabilità medica diretta".

"C'è un impiego illegittimo di fondi pubblici - rimarcano le associazioni - 1,4 milioni di euro provengono dal Fondo sanitario regionale (Fsr), ossia dal budget ordinario destinato alla specialistica ambulatoriale. Tali risorse vengono distolte dai tetti di spesa che remunerano i poliambulatori autorizzati e accreditati, sottraendo liquidità a prestazioni erogate nel rispetto della normativa. Il protocollo riconosce alle farmacie corrispettivi 'fuori nomenclatore' superiori alle tariffe nazionali, producendo un onere aggiuntivo per il Ssr e configurando un danno erariale ai sensi dell'art. 1 L. 20/1994".

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