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Erede di Sofonisba Anguissola: "Si riconosca sua grandezza come pittrice e donna"

Al via celebrazioni nei 400 anni dalla morte, stasera alla Camera dei Deputati. Chiara Anguissola d'Altoè: 'Un modello da ammirare, imitare, un'artista che ha saputo precorrere i tempi. Per la nostra famiglia una 'sorella' amatissima, la sorella del terzo millennio'

Chiara Anguissola d' Altoé accanto al ritratto della sua antenata, Sofonisba, nei saloni di Palazzo Colonna a Roma
Chiara Anguissola d' Altoé accanto al ritratto della sua antenata, Sofonisba, nei saloni di Palazzo Colonna a Roma
30 maggio 2025 | 17.35
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"Sofonisba Anguissola un modello da ammirare, imitare, una donna che ha saputo precorrere i tempi. Per la nostra famiglia una 'sorella' amatissima, la sorella del terzo millennio". Così all'Adnkronos Chiara Anguissola d'Altoè, discendente della grande pittrice, originaria di Cremona, di cui ricorrono quest'anno i 400 anni dalla morte, avvenuta a Palermo il 16 novembre 1625. Oggi la pittrice sarà ricordata in un 'incontro celebrativo' alla Camera dei deputati alla presenza di Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, di Alfio Nicotra, studioso e critico d'arte e della stessa Chiara Anguissola, presidente delle Dimore Storiche del Lazio.

Pittrice e donna, una delle prime artiste italiane a raggiungere la fama in Europa. Lavorò in Spagna alla corte di Filippo II, dai Gonzaga, con cui era imparentata, dai Farnese e nelle dimore della famiglia d'Este, pittrice, ma soprattutto 'ritrattista' come saranno più tardi Lavinia Fontana e Artemisia Gentileschi, 'figlie d'arte'. "Sofonisba proveniva da una famiglia aristocratica e soprattutto colta", prosegue la discendente e 'erede' insieme alle sue tre sorelle e al padre Ferrante. "Da oltre 40 anni, con la mia famiglia lavoriamo e ci battiamo affinchè possa essere riabilitato e soprattutto riconosciuto il genio e la forza avanguardista di Sofonisba Anguissola, apprezzatissima all'estero, grazie a importanti mostre internazionali, ma poco riconosciuta in Italia".

"Il genitore Amilcare aveva cresciuto le sue 6 figlie, Elena, Lucia, Europa, Anna Maria e un unico maschio, Asdrubale, un nome di ascendenza cartaginese, alla scoperta delle arti, le aveva educate ad essere donne libere e indipendenti attraverso il loro lavoro e non solo mogli. Il padre, inoltre, non aveva mai ostacolato le loro passioni, semmai le aveva sempre sostenute e incoraggiate. La loro casa era una sorta di atelier permanente, una factory contemporanea - aggiunge Chiara Anguissola- dove si praticava il canto, la musica, la pittura, la letteratura e la poesia, un salotto mondano e culturale".

Una vita lunghissima per quei tempi (morirà a Palermo a 93 anni) Sofonisba Anguissola ebbe un'esistenza ricca e felice, anche dal punto di vista personale. Convolò due volte a nozze, la prima volta su procura e su intercessione della corte spagnola, con il nobile siciliano Fabrizio Moncada, fratello del viceré di Sicilia e la secondo volta, dopo la scomparsa del marito, con il nobile genovese Orazio Lomellini, molto più giovane di lei. "Sono molte le curiosità sulla mia augusta antenata - prosegue Chiara Anguissola - Sofonisba amava alla follia la danza. E se nei ritratti appare molto seria, a volte grave, severa, sapeva scatenarsi nelle danze coniugando armonia, bellezza, femminilità. Quei ritratti che il padre consegnava alle corti d'Europa, così carichi di profondità e verità, come biglietto da visita per far conoscere e 'promuovere' la giovane Sofonisba, che raramente per il suo lavoro poteva essere retribuita con del denaro".

"Nessuna donna, a quel tempo infatti, soprattutto se appartenente ad una classe sociale elevata o aristocratica, poteva prendere soldi. Sofonisba Anguissola veniva ricompensata con straordinari e preziosi gioielli - conclude la presidente delle Dimore Storiche. Come quello ricevuto da Filippo II per il dipinto del figlio Carlo che, per l'occasione, aveva indossava un abito foderato di lince. Ricevette un diamante del valore di 1.500 scudi".

L'appuntamento romano sarà solo l'inizio di un tour celebrativo che proseguirà per tutto il 2025. Il 28 giugno si terrà al castello Anguissola a Travo nel piacentino una giornata dedicata a Sofonisba Anguissola, nell'ambito degli appuntamenti con la letteratura consacrate ad un'altra antenata illustre, la scrittrice Giana Anguissola. Attese, tra gli altri, alcune scrittrici come Daniela Pizzagalli e Luciana Benotti che hanno scritto libri o romanzi dedicati a Sofonisba Anguissola.

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