
Cosa aspettarci domani e nel tempo a venire lo racconta anche nel suo recente saggio "Longpath"
Come sarà il futuro e cosa ci dobbiamo aspettare sono due tra gli interrogativi più inquietanti che ci assillano in questi ultimi travagliati anni. Il futurologo americano Ari Wallach, autore del libro Longpath (Rubbettino Editore), sarà al Forum di Cernobbio giunto alla 51ma edizione, che si terrà nei giorni 5-6-7 settembre. Interverrà venerdì 5 settembre nel panel "Oggi il mondo di domani. Progettare il futuro ed esplorare le frontiere della ricerca scientifica", mentre il 6 e 7 presenzierà anche a "Leader del Futuro", programma parallelo al Forum, riservato a giovani manager e imprenditori under 35.
Wallach, fondatore e direttore esecutivo dei Longpath Labs, da oltre vent’anni aiuta organizzazioni a immaginare il futuro che desiderano e a definire le strategie per realizzarlo, collaborando con realtà come l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e il Dipartimento di Stato americano e diverse altre. "Longpath", il suo recente volume, è un manifesto che mira a capovolgere il paradigma ristretto dell'attuale modo di pensare occidentale, spostandolo dal breve al lungo termine, spingendo al massimo il limite dei nostri obiettivi: oltre l’oggi, oltre il domani, fino ai prossimi cinquecento anni.
"Viviamo in un mondo di continui aggiornamenti, notifiche e 'notizie dell’ultima ora': tutti questi elementi si combinano per fare impennare i nostri livelli di cortisolo e di adrenalina, suscitare risposte di lotta o di fuga da parte del nostro sistema nervoso centrale -sostiene il futurologo- Il problema è che si attiva costantemente una mentalità a breve termine… Ci sono momenti in cui occorre superare l’immediato e pensare a qualche ora da adesso, a qualche giorno da adesso, a qualche anno da adesso, o anche a qualche generazione da adesso".
"La mentalità Longpath -spiega Francesco Cicione autore della prefazione al volume di Wallach- ci offre un modo di vedere il mondo che coltiva un pensiero e un comportamento consapevoli del futuro. Ci aiuta a pensare e a sentire al di là della nostra vita individuale e all’impatto che avremo sulle generazioni future e presenta numerosi punti di contatto con l’idea di 'innovazione armonica'. Entrambi i concetti sembrano cogliere, infatti, lo spirito dei tempi. In particolare propongono una 'discontinuità ontologica' rispetto al modello di sviluppo attuale, caratterizzato da logiche di acquisizione, crescita incrementale e speculazione".
"Essi suggeriscono una visione alternativa -prosegue Cicione- più autentica, sostenibile, umanistica, generativa, coesiva, inclusiva. Tale visione non si limita al progresso materiale, ma include una dimensione spirituale, intesa come una profonda riflessione su ciò che significa essere 'Umani' in un momento storico segnato da transizioni epocali". Cicione è fondatore e presidente di Entopan Longpath, parte del progetto Genera, una collana di innovazione armonica promossa da Entopan, think thank internazionale nato a Catanzaro.
In 25 anni di attività E.L. ha costituito uno degli ecosistemi più avanzati del Mediterraneo, in collaborazione con l'Editore Rubettino. La collana è diretta da Cicione, con la co-direzione di Luca De Biase e Nicola Rotundo: si propone di diffondere il paradigma dell’innovazione armonica, una visione capace di coniugare etica, tecnologia e sostenibilità, ponendo al centro la Persona. L'approccio integrato e multidisciplinare promosso da Entopan mira all’innovazione territoriale, sociale, tecnologica e digitale, per "contribuire alla costruzione di una società eticamente ispirata e di un paradigma di crescita inclusivo, generativo, coeso e sostenibile -come spiegano i promotori -attraverso progetti di alto profilo culturale, sociale e istituzionale". (di Rossella Guadagnini)