Spagna, i risultati economici arrivano da una visione di lungo periodo

L'analisi del giurista di impresa Nunzio Bevilacqua: "L'Italia potrebbe stringere un'alleanza strategica"

Pedro Sanchez
Pedro Sanchez
12 settembre 2025 | 17.58
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“L’economia spagnola non è quel ‘miracolo economico’ di cui si parla da tempo ma, piuttosto, il risultato della visione di politica economica che va oltre la singola legislatura, facendo tesoro degli errori di altri Paesi europei e agendo in maniera anti ciclica”. Nunzio Bevilacqua, giurista d’impresa ed esperto economico internazionale, analizza lo stato di salute dell'economia della Spagna di Pedro Sanchez.

“Si tende, in maniera forse un po’ troppo ‘partitica’, a sintetizzare il ‘segreto' della tendenzialmente crescente economia spagnola con le politiche - in controtendenza europea - di robusta affluenza di manodopera straniera, anche non qualificata, e con l’accessibile costo dell’energia rinnovabile, ma ciò è solo una componente di una più complessa ‘ricetta spagnola’”, spiega l'esperto.

“Parliamo in primis di un Paese che ha saputo trasformare la crisi Covid in un ‘vettore per la crescita’ e sfruttare, in modo meritorio e come pochi altri, tutte le tipologie di risorse per lo sviluppo derivanti dagli strumenti comunitari e con una minima dispersione dei fondi provenienti da PNRR”, prosegue Bevilacqua, evidenziando che “le costruzioni e il turismo - benché di sempre maggior peso - non avrebbero inciso in modo decisivo senza delle politiche attrattive degli investimenti, in parte consistente derivanti dall’America Latina, attirati da una semplificazione e da una ‘normativa competitiva’, rispetto anche ad alcuni Paesi extra Ue notoriamente ‘business friendly’”.

L'esperto ricorda che "il carico fiscale per gli investitori esteri ha certamente un peso nella scelta del Paese", ma anche che "risulta preponderante la fiducia nel Paese, la (quasi) certezza del diritto dello stesso e una ‘giustizia degli investimenti’ celere e abbastanza prevedibile negli esiti”. Quindi, conclude: “Se il nostro Paese con la ‘ricetta spagnola’, di sostanziale buon senso e ricomprendente anche la valorizzazione occupazionale interna dell’automotive, potrebbe diventare trainante in Europa, un’alleanza strategica tra Italia e Spagna porterebbe, con un peso specifico aggregato oggi differente rispetto al passato, ad una ‘riconsiderazione’ delle priorità e dei ‘rapporti di forza’ sui tavoli economici europei”.

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