Israele bombarda Doha: "Raid mirato contro leadership di Hamas"

Media palestinesi: "Morto il figlio del leader al-Hayya". Netanyahu: "Operazione solo israeliana". Media: ok di Trump. Tel Aviv dice sì a proposta Usa per accordo a Gaza. Idf ordina di evacuare la Striscia

Attacco israeliano a Doha - (Afp)
Attacco israeliano a Doha - (Afp)
09 settembre 2025 | 15.53
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Attacco mirato di Israele contro funzionari di Hamas a Doha, in Qatar. Cinque i morti: tutti esponenti di Hamas, ma non della leadership dell'organizzazione.

La leadership di Hamas è sopravvissuta al raid aereo, ha dichiarato all'emittente al-Jazeera Suhail al-Hindi, membro dell'ufficio politico di Hamas, sostenendo che i leader del gruppo ''stanno bene''. Stando ai media palestinesi, sarebbe invece morto il figlio del capo negoziatore nonché capo dell'ufficio politico di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, ed il direttore dell'ufficio di quest'ultimo, Jihad Labad. Le altre vittime sono tre "associati", vale a dire guardie del corpo o consulenti esterni, Abdullah Abu Khalil, Moamen Abu Omar e Ahmad Abu Malek. "Il tentativo israeliano di assassinare i membri del team negoziale è fallito", ha dichiarato Hamas in una nota ufficiale, affermando di ritenere gli Stati Uniti corresponsabili dell'attacco.

A riportare per prima la notizia delle esplosioni p stata l'emittente Sky News Arabia che ha diffuso immagini di colonne di fumo che si alzavano dalla città. Poco dopo Israele ha confermato il "raid di precisione condotto dalle forze di difesa israeliane e dall'agenzia di sicurezza Isa contro la leadership di Hamas". Prima dell'attacco, assicurano le Idf, "sono state prese misure per minimizzare i danni alle persone non coinvolte, anche con l'uso di armi precisione e di informazioni di intelligence aggiuntive".

Quella che l'Idf ha condotto a Doha è stata ''un'operazione chirurgica e di precisione'' contro i leader di Hamas che hanno dato il via e festeggiato il massacro del 7 ottobre, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa. "Siamo nel mezzo di una campagna per sconfiggere Hamas e liberare tutti gli ostaggi'' e "abbiamo inferto duri colpi a tutte le parti dell'asse del male", ha proseguito Netanyahu. "I nostri nemici devono sapere una cosa: che fin dalla fondazione dello Stato di Israele, il sangue ebraico non verrà versato", ha affermato.

Netanyahu si è poi rivolto alla popolazione civile della Striscia di Gaza per chiedere di ''accettare la proposta del presidente Trump'' per un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Perché ''la guerra può finire immediatamente, noi abbiamo già accettato i principi stabiliti da Trump per la fine della guerra'', ha aggiunto Netanyahu che ha detto ai civili di Gaza: ''non preoccupatevi, potete farcela e possiamo promettervi un futuro diverso". E ha ricordato che i principi stabiliti da Trump includono ''il rilascio immediato di tutti i nostri ostaggi e altri principi per porre fine alla guerra che Israele ha instaurato". L'ultima proposta degli Stati Uniti prevede che Hamas restituisca tutti i 48 ostaggi rimasti, vivi e morti, il primo giorno di cessate il fuoco. Durante questa pausa si sarebbero svolti i negoziati per porre fine alla guerra.

Netanyahu: "Operazione solo israeliana"

Subito dopo il raid, Netanyahu ha affermato che "l'azione di oggi contro i principali capi terroristi di Hamas è stata un'operazione israeliana del tutto indipendente. Israele l'ha avviata, Israele l'ha condotta e Israele se ne assume la piena responsabilità". In una nota diffusa dai media israeliani, si legge inoltre che Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno iniziato a preparare l'attacco aereo su Doha dopo la sparatoria di ieri a Gerusalemme, costata la vita a sei persone, e dopo gli attacchi omicidi a Gaza, riferendosi all'uccisione di quattro soldati delle Idf nell'enclave palestinese. Netanyahu e Katz "hanno deciso di eseguire le istruzioni impartite ieri sera alle Idf e allo Shin Bet", si legge nel comunicato. Gli attacchi sono stati eseguiti "questo pomeriggio alla luce di un'opportunità operativa".

Ok di Trump?

Secondo l'emittente israeliana Channel 12, Israele avrebbe avvertito gli Stati Uniti e il presidente Donald Trump avrebbe dato luce verde all'attacco.

E anche secondo il Wall Street Journal, che cita fonti informate, Israele ha informato gli Stati Uniti dell'attacco imminente contro la leadership di Hamas a Doha. E gli Stati Uniti hanno informato il Qatar.

Gli obiettivi

Oltre 10 i caccia israeliani che hanno partecipato al raid, riferiscono i media israeliani, precisando che nel corso dell'operazione sarebbero stati lanciati simultaneamente circa una dozzina di missili.

Obiettivi del raid, secondo i media arabi, erano proprio il capo negoziatore di Hamas Khalil al-Hayya e il leader di Hamas in Cisgiordania nonché membro dell'ufficio politico, Zaher al-Jabarin. Al Arabiya sostiene che anche Khaled Meshaal fosse presente alla riunione. Il Times of Israel, citando media arabi, afferma che nel raid avrebbe perso la vita anche Muhammad Darwish, capo del Consiglio della Shura di Hamas.

Secondo quanto ha dichiarato una fonte di Hamas al sito del quotidiano Al-Sharq Al-Awsat, l'attacco israeliano ha ''colpito la residenza del capo negoziatore Khalil Al-Hayya, mentre l’incontro dei vertici si teneva in una casa vicina'', utilizzata in precedenza dal defunto leader del movimento Ismail Haniyeh. La casa utilizzata da Haniyeh ''è stata colpita, ma con minore intensità''.

La fonte ha spiegato al quotidiano panarabo che il luogo in cui si trovavano i leader di Hamas veniva ''occasionalmente utilizzato per ospitare riunioni riservate e ha ipotizzato che la scelta di questa sede potrebbe aver contribuito alla sopravvivenza della maggior parte dei membri della delegazione''.

Condanna del Qatar: "Israele viola il diritto internazionale" 

Il Qatar ha condannato ''con fermezza il codardo attacco israeliano che ha preso di mira edifici residenziali che ospitano esponenti dell'ufficio politico di Hamas a Doha', ha quindi scritto su 'X' il consigliere del primo ministro del Qatar e portavoce del ministero degli Esteri Majed Al Ansari parlando di ''attacco criminale che costituisce una palese violazione di tutte le leggi e le norme internazionali e rappresenta una grave minaccia per la sicurezza dei qatarioti e dei residenti in Qatar''.

Il ministero degli Esteri di Doha ha quindi affermato che ''le forze di sicurezza, la protezione civile e le autorità competenti hanno immediatamente iniziato a occuparsi dell'accaduto e ad adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza dei residenti e delle aree circostanti''. Il Qatar, ha aggiunto al-Ansari, ''non tollererà questo comportamento sconsiderato di Israele e la continua interruzione della sicurezza regionale, né alcun atto che prenda di mira la sua sicurezza e sovranità. Sono in corso indagini ai massimi livelli e ulteriori dettagli saranno resi noti non appena disponibili''.

Jihad islamica: "Trump responsabile'

''Un atto criminale'' che ''non verrà tollerato'' e di cui ''l'amministrazione statunitense di Trump viene ritenuta responsabile'' in quanto i leader di Hamas colpiti stavano discutendo la proposta americana per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, afferma la Jihad Islamica palestinese che parla di ''un atto criminale per eccellenza che viola tutti gli standard e i valori umanitari e le leggi e norme internazionali''.

Un attacco, prosegue la nota, che ''conferma che l'entità insiste nel voler continuare lo spargimento di sangue nella guerra aperta di genocidio contro il popolo palestinese, uno sviluppo pericoloso che non dovrebbe essere tollerato''. La Jihad islamica palestinese conclude affermando che ''riteniamo l'amministrazione del presidente statunitense Trump responsabile'', '' soprattutto perché l'aggressione sionista è avvenuta dopo quella che la Casa Bianca ha descritto come una proposta di Trump''.

Israele dice sì a proposta di accordo di Trump

Israele ha intanto detto sì alla proposta di accordo di Trump per porre fine alla guerra. A dichiararlo, durante un incontro con il primo ministro croato Andrej Plenković, è stato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar secondo il quale il suo Paese intende porre fine alla guerra a Gaza sulla base della proposta avanzata dal presidente degli Stati Uniti e secondo i principi stabiliti dal gabinetto di sicurezza israeliano.

L'ordine di evacuazione immediato da Gaza City, il primo su larga scala

Israele ha ordinato stamattina l'evacuazione immediata di tutti i residenti di Gaza City, in vista di una grande operazione di terra contro Hamas. "Le Idf sono determinate a sconfiggere Hamas e opereranno nella zona di Gaza City con grande forza, proprio come hanno fatto in tutta la Striscia", ha scritto su X il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane.

L'ordine di evacuazione è il primo su larga scala per tutta la città di Gaza, i precedenti avvertimenti riguardavano solo edifici specifici e le aree circostanti.

Idf: "Agiremo con maggiore forza a Gaza"

L'esercito israeliano ha dichiarato che agirà con "maggiore forza" a Gaza City. In una dichiarazione pubblicata su X, il colonnello dell'Idf Avichay Adraee ha scritto, dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha intimato ai residenti del più grande centro urbano della Striscia di Gaza di andarsene: "A tutti i residenti di Gaza City, le forze di difesa sono determinate a sconfiggere Hamas e agiranno con maggiore forza nell'area di Gaza City. Evacuare immediatamente attraverso l'asse Al-Rashid".

"Abbiamo abbattuto 50 torri terroristiche in due giorni, e questo è solo l'inizio della potente operazione di terra per prendere il controllo di Gaza City. Agli abitanti di Gaza City dico: siete stati avvertiti, andatevene subito", aveva dichiarato ieri Netanyahu.

Brigate al-Qassam rivendicano attentato Gerusalemme

Le Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, hanno rivendicato l'attentato compiuto ieri a Gerusalemme nel quale hanno perso la vita almeno sei persone. Lo riferisce Sky News Arabia, citando una nota dell'organizzazone terroristica.

Ministero Salute Gaza: "Altri 6 morti per fame in ultime 24 ore"

Altri sei palestinesi sono morti nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza a causa della fame. Lo ha riferito il ministero della Salute di Gaza, citato da al-Jazeera, precisando che il totale delle vittime per malnutrizione è ora di 399 persone, tra cui 140 bambini.

Il mese scorso l'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), organismo sostenuto dalle Nazioni Unite e punto di riferimento internazionale per il monitoraggio delle crisi alimentari, ha denunciato in un rapporto - duramente contestato da Israele - che anche Gaza City è colpita da carestia.

Spagna vieta ingresso a Smotrich e Ben Gvi

La Spagna ha intanto vietato l'ingresso nel Paese a due ministri israeliani di estrema destra, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, in risposta a un analogo provvedimento adottato ieri da Israele nei confronti della vice premier e ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, e della ministra per i Giovani, Sira Rego, entrambe del partito di sinistra Sumar.

Smotrich e Ben Gvir saranno sanzionati e "non potranno entrare in territorio spagnolo", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Jose Manuel Albares, commentando in conferenza stampa la crisi diplomatica con Israele scaturita dall'annuncio di misure da parte di Madrid per fermare "il genocidio a Gaza" e alle quali Tel Aviv ha replicato con accuse di antisemitismo.

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