Yemen, raid Israele su Sana'a. Netanyahu: "Raggiungeremo chi ci attacca"

Il Qatar condanna l'attacco su Doha: "Atto ostile che mostra barbarie Netanyahu, uccisa ogni speranza per ostaggi". Il Consiglio di sicurezza Onu convoca riunione d'emergenza. Houthi: "35 morti e 131 feriti in raid su Sana'a"

Il bombardamento israeliano in Yemen - Afp
Il bombardamento israeliano in Yemen - Afp
10 settembre 2025 | 08.43
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Sarebbe di almeno 35 morti e 131 feriti il bilancio dei raid che Israele ha condotto oggi, mercoledì 10 settembre, in Yemen sulla capitale Sana'a e sul governatorato di al-Jawf. Lo ha reso noto il ministero della Salute controllato dagli Houthi, stando a quanto riferito dall'emittente al-Masirah, affiliata al gruppo filo-iraniano.

I bombardamenti hanno preso di mira, tra i vari obiettivi, "il quartier generale della Guida Morale" vicino Piazza Tahrir. Diverse case sono state danneggiate. Secondo i media israeliani, più di 10 aerei hanno attaccato 15 obiettivi in tutto lo Yemen nell'ambito dell'operazione 'Ring the Bells'. Israel Hayom parla di sei raid condotti su Sana'a.

Il portavoce delle Forze Armate dello Yemen, il generale di brigata Yahya Saree, ha precisato che la difesa aerea yemenita ha intercettato "attivamente" velivoli israeliani, con decine di missili lanciati e numerose esplosioni riportate nella capitale.

"Continueremo a colpire. Chiunque ci colpisca, chiunque ci attacchi, lo raggiungeremo", ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un video pubblicato sui social poco dopo i raid condotti dalle Idf.

"Qualche giorno fa abbiamo eliminato la maggior parte dei membri del governo terroristico Houthi. In risposta, due giorni fa gli Houthi hanno attaccato l'aeroporto di Ramon", ha proseguito Netanyahu, sottolineando che "questo non ci ha scoraggiato: oggi li abbiamo colpiti di nuovo dall'alto, contro le loro strutture terroristiche, contro le basi terroristiche con un gran numero di terroristi e anche contro altre strutture".

Il raid sui negoziatori a Doha, al Thani: "Uccisa ogni speranza per ostaggi"

Intanto all'indomani del raid aereo che Israele ha condotto su Doha arriva nettissima la condanna del primo ministro e ministro degli Esteri, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani che parla di "un atto così ostile che riflette solo la barbarie di Netanyahu". Al Thani esprime le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, in particolare a quella del caporale Badr Saad Mohammed Al Humaidi Al Dosari delle Forze di sicurezza interna ucciso nel raid israeliano.

Augurando una pronta guarigione ai feriti, il premier del Qatar è poi tornato ad accusare ''Netanyahu che ha dichiarato di voler di rimodellare il Medio Oriente, chiedendosi se ciò non fosse inteso anche come una minaccia per rimodellare il Golfo Persico", si legge nella nota.

Al-Thani ha inoltre riferito che i funzionari statunitensi hanno informato il Qatar dell'attacco israeliano dieci minuti dopo il suo inizio, definendo l'azione "100% infida". E ha continuato affermando: "Il Qatar si riserva il diritto di rispondere a questo palese attacco e prenderà tutte le misure necessarie per rispondere", aggiungendo che è stato costituito un team legale per gestire la reazione del paese del Golfo.

Il primo ministro ha chiesto quindi che il suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu venga "assicurato alla giustizia". "Penso che ciò che Netanyahu ha fatto ieri abbia semplicemente ucciso ogni speranza per quegli ostaggi", ha poi detto alla Cnn.

Qualche ora prima, Majed al-Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, ha dichiarato ad al-Jazeera che "stiamo lavorando con gli Stati Uniti per avere la garanzia che in futuro non si ripetano più simili incursioni''. "Vogliamo chiarire che, nella nostra collaborazione con gli Stati Uniti, non prendiamo alla leggera il fatto che Israele possa attaccare'', ha aggiunto al-Ansari.

L'Emiro del Qatar ''ha chiarito che questo attacco non rimarrà senza risposta e che adotteremo tutti i mezzi legali e diplomatici per rispondere", ha detto al-Ansari.

Il primo ministro del Qatar ha dichiarato che l'attacco israeliano a Doha contro Hamas ha distrutto ogni speranza per gli ostaggi a Gaza, mentre

Due alti funzionari Hamas feriti in Qatar

Due alti funzionari di Hamas sono rimasti feriti negli attacchi israeliani su Doha, uno dei quali è in "condizioni critiche", hanno intanto rivelato fonti dell'organizzazione palestinese ad Al-Sharq Al-Awsat, precisando che i due feriti fanno parte dell'ufficio politico di Hamas e "stanno ricevendo cure in un ospedale privato sotto stretta sorveglianza". Al momento non hanno voluto rivelare la loro identità.

Le fonti hanno indicato che "alcune delle bombe sganciate dagli aerei da guerra israeliani sul sito hanno colpito anche altri luoghi all'interno del complesso", tra cui l'ex ufficio del defunto capo dell'ufficio politico del movimento, Ismail Haniyeh, dove era in corso la riunione della leadership di Hamas. Una delle bombe ha colpito un angolo dell'ampio ufficio di Haniyeh, ferendo i membri dell'ufficio politico "che erano seduti in un altro angolo, relativamente lontano dal luogo dell'impatto della bomba".

Consiglio sicurezza Onu convoca riunione emergenza

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato per oggi una riunione di emergenza. La riunione, che si terrà alle 15 ora di New York, viene convocata su richiesta del Pakistan e dell'Algeria. Secondo fonti diplomatiche delle Nazioni Unite, i membri del Consiglio di sicurezza dovrebbero ricevere un briefing da alti funzionari dell'Onu sugli ultimi sviluppi e sulla gravità dell'escalation israeliana.

Netanyahu al Qatar: "Consegnate i terroristi". Katz: "Uccideremo nemici ovunque"

"Dico al Qatar e a tutti i Paesi che ospitano i terroristi, o li espellete o li consegnate alla giustizia. Perché se non lo farete voi, lo faremo noi". Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu all'indomani del raid a Doha, il cui esito è ancora incerto.

"La dottrina di sicurezza di Israele è chiara: la sua mano agirà contro i suoi nemici ovunque" e "non c'è nessun posto in cui possano nascondersi", ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz.

Wsj: Egitto e Turchia avvertirono leader Hamas

Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, più di 10 aerei da combattimento hanno preso parte all'attacco e almeno 10 missili a lungo raggio sono stati lanciati contro l'edificio in cui si trovavano i leader di Hamas, in un sobborgo di Doha. Il quotidiano afferma che i jet israeliani hanno lanciato i missili dall'esterno dello spazio aereo del Qatar e non hanno violato lo spazio aereo dell'Arabia Saudita o degli Emirati Arabi Uniti.

Citando a condizione di anonimato funzionari di Israele, Stati Uniti, Qatar e altri paesi arabi, il quotidiano riporta che interlocutori turchi ed egiziani hanno avvertito la leadership politica di Hamas di rafforzare la sicurezza durante i loro incontri nelle settimane precedenti l'attacco israeliano. Funzionari statunitensi hanno invece dichiarato che Israele ha informato gli Stati Uniti dell'attacco pochi minuti prima del lancio, senza rivelarne l'obiettivo.

Mosca: raid Doha violazione sovranità e passo verso escalation

Il raid israeliano condotto ieri su Doha rappresenta ''una violazione della sovranità'' del Qatar e una minaccia agli sforzi in corso per arrivare a una pace in Medioriente. Lo si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri russo. "La Russia considera quanto accaduto una grave violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, una violazione della sovranità e dell'integrità territoriale di uno Stato indipendente, un passo che porta a un'ulteriore escalation e destabilizzazione della situazione in Medio Oriente'', ha affermato Mosca. ''Tali metodi di lotta contro coloro che Israele considera suoi nemici e oppositori meritano la più ferma condanna", si legge nella nota del ministero degli Esteri russo.

Vance: "Raid a Doha positivo, eliminati un paio di cattivi di Hamas"

Sebbene l'amministrazione Trump non sia d'accordo con la decisione di Israele di colpire i vertici di Hamas in Qatar, l'"eliminazione" dei membri del gruppo rappresenta un "lato positivo" degli attacchi israeliani. Lo ha detto il vicepresidente americano JD Vance al canale One America News Network: "L'unica cosa positiva è che sembra che (Israele) abbia probabilmente eliminato un paio di cattivi di Hamas... quindi c'è un lato positivo, anche se non siamo d'accordo con la decisione di fondo".

"Il presidente ha detto chiaramente di non essere contento", ha aggiunto Vance. "Non crede che questo serva gli interessi degli Stati Uniti o di Israele. Non è contento, ma continueremo a lavorare per la pace nonostante tutto e speriamo di vedere questa come un'opportunità. Continueremo a lavorare per riportare a casa gli ostaggi, per porre fine alla guerra in Medio Oriente e, si spera, portare un po' di pace".

La guerra a Gaza

Sono circa 150mila le persone che hanno già lasciato Gaza City dopo l'ordine di evacuazione emesso dalle Forze di difesa di Israele (Idf) in vista di una imminente operazione contro Hamas. Lo riferiscono fonti della sicurezza israeliana citate dal Times of Israel spiegando che decine di migliaia di persone hanno lasciato Gaza City solo nelle ultime 24 ore.

Oggi le Forze di difesa israeliana (Idf) hanno condotto un raid aereo su Gaza City colpendo in particolare la torre Taiba 2, riporta il sito di Haaretz. Poco prima il portavoce in lingua araba delle Idf, il colonnello Avichay Adraee, ha diramato un avviso di evacuazione per tutti i residenti dell'area portuale di Gaza e del quartiere meridionale di Rimal. ''Le Idf attaccheranno presto l'edificio a causa della presenza di infrastrutture terroristiche di Hamas al suo interno o nelle sue vicinanze. Per la vostra sicurezza, siete tenuti a evacuare immediatamente l'edificio e a dirigervi a sud verso l'area umanitaria di Al-Mawasi, Khan Younis", ha dichiarato Adraee.

Sono almeno 53 i palestinesi uccisi a Gaza da stamattina, riferiscono fonti ospedaliere delle Striscia, precisando che 38 persone sono morte nella città di Gaza, dove l'esercito israeliano sta intensificando i suoi attacchi. Dall'ottobre 2023, secondo il ministero della Salute gestito da Hamas, Israele ha ucciso più di 64.650 persone e ne ha ferite almeno 163.500 nella Striscia di Gaza.

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