Farmacisti protagonisti in sostenibilità, progetto From Health to Open Health

Al via a marzo 2026 l'iniziativa di università Campus Bio-Medico di Roma e Zambon

Farmacisti protagonisti in sostenibilità, progetto From Health to Open Health
02 dicembre 2025 | 14.25
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Rendere i farmacisti italiani protagonisti di fronte alle grandi sfide globali per la salute umana, animale e ambientale. Sono gli obiettivi di 'From One Health to Open Health', programma di formazione sostenibile in farmacia promosso dall'università Campus Bio-Medico di Roma con il supporto non condizionante di Zambon. Il progetto, che partirà a marzo 2026, promuove la nascita di nuove iniziative e servizi nelle farmacie italiane ispirati ai principi della sostenibilità ambientale e sociale e alla filosofia One Health, integrando concretamente questo approccio nella quotidianità. Fulcro dell'iniziativa - informano i promotori in una nota - è la formazione offerta ai farmacisti per supportarli nel dialogo con clienti, pazienti e caregiver sui grandi temi come l'uso responsabile dei medicinali secondo l'appropriatezza terapeutica suggerita dal medico, il corretto smaltimento dei farmaci inutilizzati o scaduti, e una comunicazione efficace orientata alla prevenzione e al monitoraggio.

Le farmacie oggi ricoprono un ruolo chiave come presidi attivi nella promozione della salute e nella diffusione di comportamenti responsabili, ricorda la nota. La stessa Farmacia dei servizi è il modello che ispira questa evoluzione, che implica un approccio più relazionale, oltre la cura del sintomo per accompagnare il paziente in un percorso di benessere complessivo. Il farmacista, quindi, è chiamato ad abbracciare una visione più ampia del proprio ruolo, diventando un punto di riferimento affidabile e proattivo nel promuovere la salute e la sostenibilità in un'ottica One Health, il modello che vede la stretta connessione e interdipendenza tra la salute umana, animale e dell'ambiente, contribuendo a generare valore per la comunità in cui opera. L'International Pharmaceutical Federation (Fip) ha di recente sottolineato come i farmacisti riconoscano il cambiamento climatico quale minaccia urgente per la salute pubblica, pur evidenziando una diffusa incertezza su come agire concretamente. In una recente guida, pubblicata a novembre dalla stessa Fip, viene promossa attivamente la creazione e la condivisione di programmi formativi di alta qualità per rafforzare il ruolo delle farmacie nell’affrontare le sfide ambientali e sociali contemporanee.

Sviluppandosi su scala nazionale, il progetto verrà realizzato attraverso un programma accreditato Ecm - con rilascio crediti per farmacisti - con 2 webinar interattivi live da 1 ora ciascuno (replicati in 2 edizioni) e 7 pillole formative asincrone da 30 minuti, fruibili su piattaforma e-learning. Attraverso il coinvolgimento formativo concepito dall'università Campus Bio-Medico di Roma con un board dedicato, i farmacisti potranno formarsi sul tema One Health e progettare una loro roadmap verso la sostenibilità, per diventare sempre più presidi attenti ai bisogni sociali e ambientali del territorio.

"L'approccio One Health rappresenta un pilastro della visione strategica del nostro ateneo - afferma Laura De Gara, delegata del rettore per il Progetto One Health dell'università Campus Bio-Medico di Roma - Attraverso le 3 missioni che ci caratterizzano - formazione, ricerca e trasferimento delle conoscenze - intendiamo promuovere uno sviluppo sostenibile capace di generare benefici concreti in termini di salute e benessere, non solo per le generazioni presenti, ma anche per quelle future". Questo approccio "richiede la capacità di integrare saperi e metodologie differenti, favorendo una ricerca che metta in dialogo le molteplici competenze presenti nel nostro ateneo: dall'alimentazione alla medicina, fino all'ingegneria. Allo stesso tempo - osserva - è fondamentale formare professionisti dotati di una sensibilità particolare verso la salute e la tutela del pianeta. In questo quadro, la formazione dei farmacisti sul paradigma One Health riveste un ruolo cruciale, proprio per la possibilità che questi professionisti hanno di contribuire in modo significativo a diffondere nella popolazione abitudini orientate al benessere individuale e alla sostenibilità ambientale. Per questo motivo il programma di formazione dedicato ai farmacisti, realizzato con il supporto non condizionante di Zambon, rappresenta un ulteriore e importante tassello della nostra visione strategica".

"Alla vigilia dei nostri 120 anni, abbiamo voluto dare ulteriore slancio all'indirizzo etico che da sempre orienta il modo con cui ci occupiamo della salute delle persone - dichiara Elena Zambon, presidente di Zambon - Sostenibilità per noi significa sostenere il futuro prendendosene cura e, in quest'epoca, non possiamo che farlo ampliando l'orizzonte delle nostre azioni ridando centralità alla salute ed elevandola a un sistema integrato e interconnesso come quello di One Health. E' una sfida che ci riguarda tutti e che va affrontata coinvolgendo quanti più attori possibili affinché diventino protagonisti nel dare insieme forma al futuro".

"Responsabilità del management è trasformare l'orizzonte One Health in obiettivi sfidanti che coinvolgano le nostre persone - aggiunge Giovanni Magnaghi, Ceo di Zambon - Per questo abbiamo identificato un framework che individua degli indirizzi concreti da integrare nel business. Oltre a investire in attività di prevenzione e monitoraggio all'interno dell'impresa a beneficio della salute dei nostri collaboratori, sviluppiamo partnership e iniziative di formazione ed educazione alla sostenibilità come quella promossa da università Campus Bio-Medico di Roma, che valorizza il ruolo della farmacia come stakeholder responsabile supportando i farmacisti nella loro formazione e preparazione sui temi della sostenibilità".

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