
Tra i pazienti con Broncopneumopatia cronico-ostruttiva “c’è una quota che ha, e che esprime, un’infiammazione detta T2, identificabile con un semplice prelievo del sangue” per la presenza di un tipo di globuli bianchi, gli “eosinofili, che hanno risposte diverse ai trattamenti farmacologici”. I risultati del trial Matinee mostrano che questi pazienti “hanno beneficio nel ridurre le riacutizzazioni, una volta trattati con il mepolizumab”. Così Alberto Papi, direttore della Clinica Pneumologica dell'Università di Ferrara, commenta i risulti dello studio presentato al congresso dell’American Thoracic Society (Ats) 2025.