Salute, la Q in 'Da quore a cuore' contro errori in prevenzione cardiovascolare

Parte da Milano la campagna a tappe di Novartis per correggere la gestione del rischio primario e secondario
Parte da Milano la campagna a tappe di Novartis per correggere la gestione del rischio primario e secondario
Il presidente della Società italiana per lo studio dell'aterosclerosi al lancio della campagna Da quore a cuore, 'legame causale'
Al lancio della campagna Da quore a cuore, 'monitorare i valori del sangue, non autogestirsi ma ascoltare i medici'
La presidente della Fondazione italiana per il cuore alla campagna Da quore a cuore: "Abbiamo terapie eccezionali che vanno seguite"
Riportare l’attenzione su coloro che hanno un aumentato rischio di eventi cardiaci e sull’importanza di evitare altri eventi cardiovascolari con un corretto stile di vita, l’aderenza alle terapie e il controllo dei fattori predisponenti, come elevati livelli di colesterolo Ldl, ipertensione e diabete...
“La campagna è rivolta ai pazienti che hanno già avuto eventi cardiovascolari, per aiutarli a capire qual è il rischio residuo, così da evitare che si possano ripetere eventi simili e che, quindi, il cuore smetta di battere troppo presto”. Sono le parole di Paola Coco, Medical Head di Novartis Italia...
“Fare prevenzione secondaria significa impedire che un paziente che ha già avuto un evento cardiaco, come un infarto o un ictus, non ricada in un secondo evento. I fattori da tenere sotto controllo sono ipertensione, diabete e colesterolo Ldl. Più basso è il colesterolo cattivo, meglio è”. Lo ha dett...
“Abbiamo un ampio ventaglio di opzioni terapeutiche eccezionali, ma se non siamo aderenti, non seguiamo le terapie e l'indicazione del nostro medico, buttiamo via non solo i soldi nostri e del Sistema sanitario nazionale, ma soprattutto anni di vita”. Così Emanuela Folco, presidente di Fondazione ita...
“A seconda del livello di rischio è importante restare entro certi valori di colesterolo Ldl, comunemente chiamato ‘colesterolo cattivo’. Per i soggetti ad alto rischio bisogna cercare di stare alla larga da tutti i valori superiori a 70 mg/dl e, per i pazienti ad altissimo rischio, a 55 mg/dl”. Lo h...
“Dopo l’infarto è aumentata da parte mia l’attenzione alle analisi del sangue, soprattutto ad alcuni valori che è determinante controllare per chi ha avuto problemi cardiologici come me. È importante ascoltare sempre i medici e i cardiologi perché, passata la paura, si tende a volersi autogestire”. L...