Accordo per Gaza, per Mentana "innegabile successo di Trump". Sechi: "Risultato straordinario"

I commenti all'annuncio del presidente Usa sul Medio Oriente

Enrico Mentana e Mario Sechi - Fotogramma /Ipa
Enrico Mentana e Mario Sechi - Fotogramma /Ipa
09 ottobre 2025 | 09.05
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Annunciato nella notte da Trump l'accordo tra Israele e Hamas su Gaza. Da Enrico Mentana a Mario Sechi, ecco i commenti sugli sviluppi della guerra, che sembra avviarsi verso una tregua con l'attuazione della prima fase del piano di pace.

Mentana: "Innegabile successo di Trump"

L'accordo in Medio Oriente annunciato da Trump è un "suo innegabile successo". A definirlo così è il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, in un post pubblicato sui suoi canali social. Commentando l'annuncio del presidente statunitense, Mentana scrive: "'Sono molto orgoglioso di annunciare...'. Sono passati solo dieci giorni dal lancio del piano di pace di Trump, e la straordinaria notizia dell'accordo è un suo innegabile successo".

Sechi: "Risultato straordinario grazie a determinazione Usa"

"È uno straordinario risultato, ottenuto grazie alla determinazione di Donald Trump, alla forza dell’esercito di Israele e alla leadership di Benjamin Netanyahu che ha guidato alla vittoria un Paese aggredito su 7 fronti. È un grande giorno, perché dopo il disastroso ritiro di Joe Biden dall’Afghanistan, Donald Trump ha rimesso l’America al centro del Grande Gioco, apre una speranza concreta per i palestinesi e restituisce la pace agli israeliani”. Così il direttore di 'Libero', Mario Sechi, commenta con l’AdnKronos la notizia.

"Il Medio Oriente -spiega Sechi- sta per cambiare volto, siamo a una svolta, gli accordi di Abramo si moltiplicheranno, le reti dell’energia e della finanza guideranno uno sviluppo esponenziale di cui il Medio Oriente sarà protagonista”.

Poi una considerazione sul ruolo svolto dal governo italiano: “Giorgia Meloni, ancora una volta, ha dato prova di lungimiranza e capacità strategica nel condurre la politica estera italiana, siamo dalla parte giusta. Altri no", scandisce il direttore di 'Libero'. “Chi non ha creduto al piano Trump oggi è tra gli sconfitti, davanti al tribunale della storia. È una lezione indimenticabile per la sinistra senza bussola, gli imbarcati della Flotilla, per gli antisemiti del 7 ottobre ‘giorno della Resistenza’, per il pacifismo parolaio, per gli utili idioti di Hamas, per i nemici dell’Occidente. Sono sconfitti, quello è", conclude.

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