
L'ad Paolo Del Brocco anticipa il listino: "Bellocchio, Amelio e altri grandi maestri li avremo nel 2026"
"Rai Cinema è un cantiere culturale contemporaneo perché ha impattato su diverse dimensioni, a partire da quella culturale raccontando la nostra realtà, chi siamo, dove eravamo, la nostra Storia e a volte abbiamo predetto il futuro attraverso il linguaggio cinematografico di tantissimi grandi autori, tra questi anche molti registi esordienti che sono diventati affermati. E questo anche nell'ottica della nostra mission, che è quella di scovare talenti e supportarli nella crescita". A parlare è Paolo Del Brocco, amministratore delegato Rai Cinema, alla presentazione della programmazione speciale estiva con cui 'Mamma Rai' celebra i 25 anni di Rai Cinema con 100 titoli, di cui 78 film e 7 documentari (31 prime visioni), e 15 cortometraggi (7 prime visioni), sulle reti Rai e RaiPlay.
Si parte il 25 giugno in prima serata su Rai 1 con la commedia 'Nessuno mi può giudicare' di Massimiliano Bruno con protagoniste Anna Foglietta e Paola Cortellesi. Si prosegue il 27 giugno su Rai 3 con 'Habemus Papam' di Nanni Moretti. Tra i titoli più attesi - che spaziano dal cinema d'autore all'intrattenimento e fino al cinema del reale - ci sono: 'Buongiorno Notte' di Marco Bellocchio, 'Volevo nascodermi' di Giorgio Diritti, 'Tutto il mio folle amore' di Gabriele Salvatores, 'Palazzina Laf' di Michele Riondino, 'L'ordine del tempo' di Liliana Cavani, 'Un altro ferragosto' di Paolo Virzì e 'Stranizza d'amuri' di Giuseppe Fiorello (tutti in onda prossimamente su Rai 3). "Il lavoro di Rai Cinema è importante anche per raccontare e rielaborare fatti importanti della nostra Storia che la Rai deve assolutamente rappresentare", ha sottolineato Adriano De Maio, direttore Cinema e Serie tv. Sulle reti Rai arriveranno anche 'Scusate se esito' di Riccardo Milani, il documentario 'Posso entrare? An ode to Naples' di Trudie Styler (la moglie di Sting) e 'Poli opposti' (Rai 1); il musical 'The Land of Dreams', il crime 'Come pecore in mezzo ai lupi', 'Divorzio a Las Vegas' e 'Sai tenere un segreto?', basato sull'omonimo romanzo di Sophie Kinsella (Rai 2). "Sarebbe bello avere RaiPlay nelle scuole italiane con schermo gigante per arricchire il programma dei ragazzi e delle ragazze", dice De Maio.
"Non c'è un produttore o una major che produce un numero di film più di noi. Stiamo sui 60-70 film l'anno", ha sottolineato Del Brocco, che ha poi illustrato i numeri dei 25 anni di Rai Cinema: sono stati investiti 1,4 miliardi di euro nella produzione cinematografica "generando valore, occupazione, consumi e fiscalità". Ha co-prodotto 1.190 film e 660 documentari con grande attenzione verso i giovani talenti per un totale di 590 opere prime e seconde. Ha collaborato con 1180 registi e 640 società di produzione "con l'idea di sostenere un pluralismo produttivo necessario all'intera industria". Con il marchio 01 Distribution, Rai Cinema ha portato nelle sale 632 titoli tra italiani e internazionali, sostenendo costi di produzione per 485 milioni, con un box office di 1,2 miliardi di euro e 192 milioni di biglietti venduti, con una quota di mercato media del 10%. Altre centinaia di firma co-prodotti sono stati distribuiti con altre 150 società di distribuzione. Grazie al presidio completo della filiera, la valorizzazione di firma ha ripagato i costi di distribuzione e ha prodotto margini commerciali diretti per la società di 412 milioni di euro, dopo aver generato ulteriori 183 milioni di euro a vantaggio dei produttori indipendenti.
Inoltre, "i film di Rai Cinema hanno vinto tanti premi prestigiosi nei festival più importanti del mondo, tra i momenti più belli. Tra questi 307 David di Donatello, di cui 16 per il miglior film, miglior regista e miglior regista esordiente e 15 per il miglior produttore). Ma anche numerosi riconoscimenti al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia e la presenza agli Oscar con 'Vermiglio' di Maura Delpero, 'Io capitano' di Matteo Garrone, 'Fuocoammare' di Gianfranco Rosi e 'La bestia nel cuore' di Cristina Comencini. "Ci sono ancora tante storie da raccontare ma anche della contemporaneità, viviamo in un mondo di fortissimi cambiamenti. A noi piacciono le storie, grandi, piccole e universali ed è qualcosa che manca oggi nel cinema americano e del mondo perché la stragrande maggioranza dei film sono film di effetti speciali, di pianeti che si scontrano, di gente che vola, di supereroi. E questo, secondo me, ha portato, soprattutto i giovani, da un'altra parte", riflette Del Brocco.
Per celebrare i 25 anni di Rai Cinema, Del Brocco annuncia il podcast 'Take 25', disponibile da ottobre: "Un'idea su cui abbiamo lavorato insieme a 'No Name Radio' di Radio Rai dedicata alla Generazione Z". E' strutturato in 10 puntate, registrate negli studi di via Asiago, "in cui giovani content creator dialogheranno con un regista diverso, che ha contribuito con i suoi film e il suo lavoro alla nostra storia. Sarà un interessante confronto di generazioni di stili, di linguaggi, di visioni per celebrare la passione del cinema e l'incontro tra chi il cinema lo crea e chi il cinema lo vive e lo racconta oggi. I due host d'eccezione sono l'attrice e content creator Jenny De Nucci e il content creator e divulgatore cinematografico Antonio James Mascoli".
Inoltre, "il 6 luglio all'interno di Videocittà verrà registrata una speciale puntata di questo progetto che vedrà come protagonista Pif", racconta Del Brocco, che anticipa le prossime novità di Rai Cinema: "A breve presenteremo il nostro listino a Riccione. Bellocchio, Amelio e altri grandi maestri li avremo nel 2026, ma ci sarà Pupi Avati, lui c'è sempre". Poi "faremo un film su Sergio Marchionne, ma non posso dirvi il nome del regista. Poi in cantiere abbiamo un film enorme diretto da Tornatore. E poi ho chiesto a Florian Henckel von Donnersmarck, regista de 'La vita degli altri', di fare un film in Italia co-prodotto da noi", ha concluso Del Brocco.