Ceccon ripensa ai Mondiali: "Cosa resta dopo tanta sofferenza? Un paio di foto e una medaglia..."

Il fuoriclasse azzurro ha condiviso sui social il suo pensiero dopo la rassegna iridata

Thomas Ceccon - Fotogramma/IPA
Thomas Ceccon - Fotogramma/IPA
04 agosto 2025 | 16.55
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"E di tanta sofferenza, cosa rimane? Un paio di foto? Una medaglia, se va bene? Il nuoto ti toglie tanto, ma ti dà una cosa che vale di più: ti mette davanti a chi sei". Inizia così il post pubblicato su Instagram dalla stella del nuoto azzurro Thomas Ceccon, dopo i Mondiali di Singapore. Campione olimpico dei 100 dorso e vincitore di tre medaglie nell'ultima rassegna iridata, Ceccon ha fatto una riflessione sul suo sport. Uno sport che vive spesso sui centesimi di secondo e che in poco trasforma un vincitore in uno sconfitto: "Ti chiede - continua il nuotatore - quanto davvero ci tieni, quanto sei disposto a sopportare, quanta fatica sei pronto a ingoiare per arrivare dove vuoi. Ti spoglia, ti isola, ti testa. E se resti, se continui, è perché dentro qualcosa brucia più forte della stanchezza. Alla fine, resta solo la verità: quanto sei disposto a dare per ciò che vuoi davvero".

Ceccon, la riflessione sul nuoto

Protagonista un anno fa a Parigi, Ceccon è arrivato ai Mondiali come l'uomo da battere. Nella sua avventura non è arrivato un oro, ma il bilancio a Singapore resta positivo. Per lui, tre medaglie messe al collo: un argento nei 100 dorso e nella 4×100 stile libero (3’09″58, con record italiano) e un bronzo nei 50 farfalla. Anche qui, con nuovo primato nazionale in 22″67.

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