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Fondazione Guido Carli, il progetto per l'Ucraina "Adottiamo una famiglia"

29 aprile 2022 | 16.41
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Le fondazioni italiane potrebbero “adottare” fino a 20mila rifugiati ucraini. Un progetto da far diventare operativo in poche settimane e che darebbe un contributo concreto alla catastrofe umanitaria che stiamo vivendo. È la proposta lanciata da Romana Liuzzo, Ufficiale della Repubblica e Presidente della Fondazione Guido Carli, alla vigilia della celebrazione del premio che sarà assegnato il 6 maggio a 13 eccellenze italiane.

"Ognuna delle ottomila fondazioni senza scopo di lucro esistenti in Italia si impegni a provvedere da qui a qualche giorno alle spese quotidiane dei nuclei familiari trasferitisi nel nostro Paese (nella norma una mamma e due figli) in fuga dalla guerra esplosa in Ucraina: potrà essere alleviata così la complicata quotidianità di donne e bambini già profondamente segnati dal dramma che si sono lasciati alle spalle. Basterà rivolgersi ad uno degli Enti che si occupano di solidarietà", è l’appello di Liuzzo ai vertici di tutte le altre fondazioni italiane.

L’idea giunge a pochi giorni dalla celebrazione della tredicesima edizione del Premio Guido Carli, in programma venerdì 6 maggio alle 17,30 nella sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica. Un'edizione straordinaria quella cui assisteremo, insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica, perché ad essere premiati non saranno solo imprenditori ed economisti, ma talenti del mondo del cinema, dello sport, della diplomazia e dell’arte. Il momento storico impone uno sguardo alto e ad ampio spettro. Del resto, era economista ma soprattutto umanista, uomo di lettere e cultura, Guido Carli, ministro del Tesoro e firmatario del Trattato di Maastricht, nonché governatore di Bankitalia e presidente degli industriali; un servitore dello Stato a tutto tondo.

Top secret, come sempre fino al giorno dell’evento i nomi dei premiati, anche se qualche notizia è trapelata: la lista dei magnifici tredici comprenderà tra gli altri il Generale Francesco Paolo Figliuolo, dopo l'esperienza alla guida della struttura d'emergenza anti Covid, oggi al Comando operativo di vertice interforze; Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti; Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato; Alberta Ferretti, stilista e una delle principali icone della moda italiana nel mondo. 

Due le new entry nella giuria: la direttrice del Tg1 Monica Maggioni e Aldo Bisio, amministratore delegato di Vodafone Italia. I riconoscimenti verranno assegnati dopo una selezione operata dalla giuria d'eccellenza composta, oltre che dalle figure già citate, da Gianni Letta, presidente onorario della Fondazione Guido Carli; Ornella Barra, Coo International Walgreens Boots Alliance; Vincenzo Boccia, presidente della Luiss Guido Carli; Urbano Cairo, presidente della Cairo Communication e Rcs; Fedele Confalonieri, presidente Mediaset; Claudio Descalzi, ad di Eni; Giovanni Malagò, presidente del Coni; Giampiero Massolo, presidente ISPI; Barbara Palombelli, giornalista e conduttrice televisiva; Antonio Patuelli, presidente dell'Abi; Francesco Starace, ad e direttore generale dell'Enel.

È la squadra di eccellenza sulla quale può contare la Fondazione Guido Carli. Un'istituzione che nei suoi tredici anni di vita, sin dagli esordi come associazione, non ha mai interrotto il suo cammino fatto di impegno civile e sociale. "Andiamo avanti senza indugi e con maggiori motivazioni in un contesto internazionale critico come questo - continua Liuzzo - convinti come siamo che è proprio nei momenti più complessi che si possa dare il meglio. È questo il lascito morale e civile di Guido Carli, statista, servitore dello Stato e padre di un'Europa madre e non matrigna".

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