La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, al Foro Romano, il cui tetto è crollato ieri pomeriggio, sorge sopra il Carcere Mamertino, una delle più antiche segrete di Roma, dove secondo la tradizione cattolica sarebbero stati detenuti anche gli apostoli San Pietro e San Paolo. La costruzione della chiesa è iniziata nel 1597, quando la Congregazione dei Falegnami, che aveva preso in affitto la preesistente chiesa di San Pietro in Carcere sopra il Carcere Mamertino affidò i lavori a Giacomo della Porta.
Lavori che proseguirono nel 1602 sotto la direzione di Giovan Battista Montano, che progettò la facciata, e poi del suo allievo Giovan Battista Soria. La chiesa fu completata nel 1663 da Antonio Del Grande e venne restaurata nel 1886, con la costruzione di una nuova abside. L'interno della chiesa è a navata unica con due cappelle per lato mentre le decorazioni sono state eseguite nell'Ottocento. Tra le opere più notevoli da ricordare, una Natività di Carlo Maratta del 1651. Annessi alla chiesa vi sono un oratorio e la Cappella del Crocifisso, che risale al Cinquecento, e che è posta tra il pavimento della chiesa e la volta del sottostante Carcere Mamertino.