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Vacanze nei piccoli borghi per 3 italiani su 4, e a Spello è boom di stranieri

Sono 5.500 i borghi del Belpaese, meta top per l'estate 2023 secondo i dati di Coldiretti ed Enit anche grazie al traino dell'enogastronomia

(dal sito del Comune di Spello)
(dal sito del Comune di Spello)
22 agosto 2023 | 15.53
LETTURA: 4 minuti

Vacanze nei piccoli borghi d'Italia promosse, soprattutto se si accompagnano a tutta una serie di esperienza legate all'eno o all'olio turismo. E' quanto riferisce all'Adnkronos Carmelo Troccoli, direttore della Fondazione Campagna Amica di Coldiretti, che spiega come quest'anno, a scegliere come meta per le proprie ferie i piccoli paesi dell'entroterra sia stato il 72% degli italiani (quasi tre persone su quattro).

"Dopo il 2020, con il Covid, c'è stata una vera e propria riscoperta di un turismo di prossimità, che porta ad esplorare realtà più vicine. Non eravamo sicuri che questo dato sarebbe stato riconfermato anche negli anni post pandemici, ma così è stato - dice Troccoli - A noi di Coldiretti fa molto piacere registrare numeri così alti, perché questi borghi rappresentano un Italia bella, spesso ben conservata, dove giacciono le nostre tradizioni e una parte importante del nostro patrimonio artistico e ambientale. Le persone sono attratte da questo".

Ma non solo. Quello che spinge in molti a scegliere mete meno consuete - e con una più ampia ricettività di tipo extra-alberghiero - a discapito delle destinazioni estive più tradizionali, come località balneari e grandi città, è la voglia di abbinare esperienze ad hoc di gastronomia e degustazioni. "Chi viaggia nei piccoli borghi spesso abbina esperienze di eno-turismo, olio turismo, di turismo brassicolo (di degustazione di birre), tutte esperienze tipiche di quell'Italia rurale, più remota, ma che occupa oltre il 50% del territorio nazionale - prosegue Troccoli - e oltre il 90% delle produzioni tipiche nazionali si trovano proprio nei piccoli borghi italiani. Questo spinge sempre più italiani a scegliere di soggiornare in agriturismi o B&B". Un dato, questo, confermato anche dall'Enit (l'Agenzia Nazionale del Turismo), che in un report diffuso lo scorso luglio precisa che, comparando i mesi di luglio e agosto, sono state prenotate il 63,5% delle camere disponibili per luglio e l’84,3% per agosto nelle strutture alberghiere; mentre gli agriturismi registrano a luglio un 66,9%, per poi raggiungere ad agosto ben il 90,2%, seguiti dai B&B con il 68,5% di luglio e l'86,2% agosto. Al mare, ad esempio, sono state prenotate per luglio il 54,8% delle camere disponibili, dato in calo anche rispetto allo scorso anno.

In Italia, i piccoli borghi sono circa 5.500 e negli anni sono state fatte numerose campagne turistiche, da Nord a Sud, per promuovere la riscoperta di queste realtà. Una di queste realtà è il borgo di Spello, in provincia di Foligno, in Umbria, che negli ultimi dieci anni ha visto un incremento dell'afflusso turistico ed è stato inserito nel circuito de I borghi più belli d'Italia.

"Siamo particolarmente felici dell'exploit turistico nel nostro borgo", spiega all'Adnkronos il sindaco di Spello, Moreno Landrini. "Siamo l'unico borgo sotto i 10mila abitanti ad essere stato inserito tra le meraviglie d'Italia, grazie al connubio tra bellezza paesaggistica e patrimonio artistico; c'è stato un impegno da parte di amministrazione e comunità che ha permesso di creare un modello di turismo che funziona. Anche quest'estate abbiamo avuto turisti da tutto il mondo; oltre agli italiani, l'80% dei viaggiatori arriva dagli Stati Uniti, il 20% da Australia e Nord Europa; tanti vengono anche dall'Asia, soprattutto da Corea del Sud e Giappone. Inoltre, in molti ci scelgono non solo per brevi periodi d'estate, ma anche per fermarsi per qualche mese nel nostro paese", conclude Landrini.

Di fronte a numeri in crescita però, c'è anche chi ha riscontrato un lieve calo nei mesi estivi. "Nonostante il notevole flusso di turisti anche d'estate, abbiamo visto un calo rispetto agli altri mesi: probabilmente soffriamo un po' la lontananza dal mare", spiegano all'Adnkronos dall'Ufficio Cultura di Castro dei Volsci, piccolo comune italiano di 4 431 abitanti della provincia di Frosinone, nel Lazio. "Nel nostro borgo, negli ultimi anni, c'è stato un grande impulso vitale a cui ha fatto seguito un grande afflusso turistico, soprattutto di prossimità, con viaggiatori che arrivano soprattutto da Roma e dalla Campania, turisti che prima non riuscivamo ad intercettare ma che ora visitano spesso il nostro borgo. Castro ha tutta una serie di attrazioni artistiche e culturali e grazie ad alcuni progetti rilanciati da associazioni locali abbiamo visto una crescita costante".

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