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Pensioni, calendario pagamenti 2023: tutte le date

23 dicembre 2022 | 07.23
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I giorni bancabili variano a seconda che si tratti di conto corrente bancario o postale

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Il calendario dei pagamenti delle pensioni, come pure dei trattamenti assistenziali, per il 2023 è ormai definito. Siamo tornati, infatti, alle regole pre pandemia, le quali prevedono che il pagamento delle pensioni debba coincidere con il primo giorno bancabile di ogni mese.

I giorni bancabili variano a seconda che si tratti di conto corrente bancario o postale. Per chi ha l’accredito in banca, infatti, sono giorni bancabili quelli feriali compresi tra il lunedì e il venerdì, mentre alla posta è considerato come tale anche il sabato.

Ecco perché in alcuni mesi non coincide il pagamento delle pensioni tra banca e poste. Nel dettaglio, il calendario per il 2023 è il seguente:

Gennaio 2023, martedì 3 gennaio per banche e poste

Febbraio 2023, mercoledì 1 febbraio per banche e poste;

Marzo 2023, mercoledì 1 marzo per banche e poste;

Aprile 2023: sabato 1 aprile alla posta, lunedì 3 aprile in banca;

Maggio 2023: martedì 2 maggio per banche e poste;

Giugno 2023: giovedì 1 giugno per banche e poste;

Luglio 2023: sabato 1 luglio alla posta, lunedì 3 luglio in banca;

Agosto 2023: martedì 1 agosto per banche e poste;

Settembre 2023: venerdì 1 agosto per banche e poste;

Ottobre 2023: lunedì 2 ottobre per banche e poste;

Novembre 2023: giovedì 2 novembre per banche e poste;

Dicembre 2023: venerdì 1 dicembre per banche e poste.

Come i più attenti avranno notato, a gennaio il pagamento delle pensioni non è previsto il primo giorno bancabile del mese, bensì nel secondo. Ebbene, nessun errore: è la normativa a prevederlo, in quanto - come ci ricorda Money.it - viene dato più tempo all’Inps per aggiornare i propri sistemi informatici.

Ricordiamo poi che queste date non valgono per coloro che non hanno l’accredito sul conto corrente in quanto hanno preferito il ritiro in contanti. Per questi, infatti, continua a essere utilizzata la modalità per cui il pagamento viene dilazionato su più giorni, per evitare resse presso gli uffici postali. Si continuerà, anche nel 2023, quindi, con il criterio dell’ordine alfabetico.

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