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Blinken in Israele, gelo di Hamas sui negoziati: "Progressi? Un'illusione"

Il segretario di Stato Usa incontra Netanyahu, ma i miliziani palestinesi puntano ancora una volta il dito contro il primo ministro israeliano che aveva espresso "cauto ottimismo" sui negoziati

Miliziani di Hamas - Fotoggramma /Ipa
Miliziani di Hamas - Fotoggramma /Ipa
18 agosto 2024 | 11.21
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Il segretario di Stato Usa Antony Blinkn è atteso oggi in Israele per "proseguire gli intensi sforzi diplomatici", dopo il cauto ottimismo emerso dai negoziati di Gaza per una tregua alla guerra che riprenderanno, ad alto livello, in Egitto entro la fine della prossima settimana, ma a livello di sherpa entro breve. Hamas, che non ha inviato una sua delegazione alle trattative con mediatori Qatar, Egitto e Stati Uniti, tuttavia gela le aspettative sottolineando che pensare a progressi sull'accordo è "una illusione".

La nona missione di Blinken nella regione dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre arriva poco dopo la presentazione, da parte degli Usa, di una proposta ponte con la possibilità, a detta di tutti i mediatori, di chiudere il negoziato. "Quello che abbiamo fatto è cercare di costruire un ponte fra i buchi rimasti nella proposta di accordo in modo che, in linea di massima, una intesa sia è ora pronta per essere chiusa, attuata, e portata a termine", aveva commentato una fonte dell'Amministrazione Biden. Fonti di Hamas invece parlano dell'imposizione dei diktat americani e non di un accordo.

Blinken in Israele incontrerà quindi il Premier Benjamin Netanyahu e altri esponenti di spicco. Ieri Israele ha espresso "cauto ottimismo" sui negoziati. Il portavoce di Hamas, Jihad Taha, ha però denunciato ad al Jazeera che Tel Aviv ha aggiunto condizioni con l'intenzione di far saltare la possibilità di un accordo.

Raid Israele a Gaza, morti 18 membri della stessa famiglia

Intanto, almeno 18 palestinesi appartenenti alla stessa famiglia sarebbero rimasti uccisi in un raid israeliano contro la città di Zawayda. Decine di altre persone sono rimaste ferite, hanno denunciato fonti dell'ospedale di al-Aqsa di Deir al Balah, dove le vittime sono state ricoverate, precisando che l'attacco è avvenuto ieri. Israele ha nel frattempo diramato altri ordini per l'evacuazione di città prese di mira. Il razzo ha colpito due magazzini vicini usati come rifugio dagli sfollati e si trovano all'ingreso di Zawayda. E' morto il capofamiglia Sami Jawad al-Ejlah, un commerciante che si coordinava con l'Idf per portare carne e pesce nella Striscia. Insieme a lui sono morte le sue due mogli e 11 dei loro figli di età compresa fra i due e i 22 anni. Una nonna e altri tre parenti. "Era un uomo di pace", così viene descritto dai vicini. Più di 40 persone erano nel magazzini al momento del bombardamento.

Uccisi due esponenti di spicco di Hamas a Jenin

Due importanti operativi di Hamas sono stati intanto uccisi ieri sera mentre si spostavano in auto da un drone israeliano nella città di Jenin, in Cisgiordania, hanno reso le forze dell'Idf e l'intelligence dello Shin Bet in un comunicato congiunto. Le vittime - denuncia Idf - sono stati coinvolti nella pianificazione di un attacco nella Valle del Giordano in cui è rimasto ucciso il 23enne Yonatan Deutsch e un altro civile è stato ferito. Sono stati identificati come Ahmed Abu Ara, di Aqqaba, e Raafat Dawasi, di Silat al-Harithiya. Abu Ara era stato inoltre coinvolto in altri attacchi e aveva svolto un ruolo nella produzione di esplosivi per Hamas e Dawasi era ai vertici della struttura di Hamas a Jenin, precisa lo Shin Bet.

"Oltre 40mila morti a Gaza dal 7 ottobre"

Il bilancio aggiornato dell'offensiva militare lanciata da Israele contro la Striscia di Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre da parte del Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) conterebbe ora 40.099 palestinesi uccisi e 92.609 feriti. A dirlo è il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, che ha denunciato nel suo ultimo rapporto altri due massacri a opera di Israele che, da sabato, hanno provocato 25 morti e 72 feriti. "Ci sono vittime sotto le macerie e sulle strade che le ambulanze e la protezione civile non sono in grado di raggiungerle". Risultano disperse 10mila persone, quindi il bilancio delle vittime potrebbe essere ancora più alto di quello diffuso oggi.

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