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AstraZeneca, De Luca: "Disastro del governo"

11 giugno 2021 | 15.38
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"Doveva fare due cose che non ha fatto: garantire all'Italia la produzione autonoma di vaccini e un'informazione scientifica semplice"

AstraZeneca, De Luca:

"Stiamo assistendo in queste ore a una vicenda che è francamente sconcertante rispetto al vaccino Astrazeneca". Vincenzo De Luca, governatore della Campania, si è espresso così sul tema AstraZeneca nella consueta diretta Facebook del venerdì. "Il governo nazionale doveva fare due cose: garantire all'Italia la produzione autonoma di vaccini e garantire un'informazione scientifica semplice, univoca e affidabile. Non ha fatto né l'una né l'altra cosa. In modo particolare, dal punto di vista della comunicazione ai cittadini, siamo di fronte a quello che potremmo chiamare un vero e proprio disastro", ha detto.

."Siamo l'unico Paese al mondo - ha aggiunto De Luca - nel quale la gestione del piano anti Covid non è affidata direttamente al Ministero della Salute ma a una struttura esterna, il commissariato. Il commissario è stato prima un manager pubblico, Arcuri, adesso è un generale dell'Esercito, ma fondamentalmente si è scelto di avere una separazione della struttura dal Ministero della Salute. Questo modello organizzativo è contraddittorio e improduttivo".

De Luca ha sottolineato che "nella gestione della battaglia contro il Covid ci sono fondamentalmente due aspetti: quello organizzativo e logistico, la distribuzione dei vaccini, che non richiede premi Nobel per essere portata a conclusione, e la parte medico-scientifica che deve garantire la certezza sanitaria sull'uso dei vaccini. In tutti i Paesi del mondo queste due funzioni fanno capo al Ministero della Salute, tranne che in Italia. Questo modello sta dimostrando in queste ore la propria contraddittorietà e inadeguatezza".

"Oggi noi dovremmo porre un quesito: per quelli che sono sotto i 60 anni e che hanno fatto la prima dose di vaccino Astrazeneca che cosa dobbiamo fare? Io questa domanda a chi la devo rivolgere, a un generale dell'Esercito o a un medico?", ha proseguito. "Siamo in una situazione - ha aggiunto De Luca - in cui io, presidente di Regione, non so a chi devo fare la domanda, perché questo, che era il compito principale dello Stato italiano, non è stato rispettato. Noi attendiamo il pronunciamento del Cts che non è competente per esprimersi sui vaccini. La competenza è dell'Aifa. In questo momento dovrei sapere dall'Aifa cosa dobbiamo fare con il vaccino Astrazeneca".

"Ci stanno dicendo, dopo averci detto nei mesi precedenti che si può somministrare senza problemi di età, che torniamo a somministrare il vaccino sopra i 60 anni. Lo avevamo già deciso autonomamente, quindi somministreremo solo sopra i 60 anni. Ma rimane un problema: i cittadini sotto i 60 anni che hanno fatto la prima dose, come seconda dose che devono fare? E noi Regione cosa dobbiamo fare? A questa domanda la risposta dovrebbe darla il Ministero della Salute, specificamente l'Aifa. Siamo oggi in una situazione di totale confusione", ha affermato.

De Luca ha ribadito quanto annunciato ieri, e cioè che in Campania "per quel che ci riguarda non somministreremo Astrazeneca sotto i 60 anni, cercheremo di fare soltanto i richiami per chi ha fatto la prima dose ma sopra i 60 anni, fascia d'età nella quale non c'è stato alcun problema sanitario. Per il resto - ha concluso - aspettiamo che il Governo, Aifa, non dico il commissario che non ha alcuna competenza su questo piano, dica alle Regioni cosa dobbiamo somministrare a chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca e deve fare il richiamo. Speriamo di avere nelle prossime ore risposte chiare"

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