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Cacciari: "Landini leader centrosinistra? Ma per carità, faccia bene il sindacalista"

L'ex sindaco di Venezia commenta il sondaggio Emg/Adnkronos: "'Difficilissimo cambiare casacca e fare l'uomo di Stato"

Massimo Cacciari
Massimo Cacciari
01 dicembre 2023 | 17.11
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"Maurizio Landini scelto come leader dagli elettori del centrosinistra? Ma per carità! I sindacalisti hanno sempre dato pessima prova di sé ogni volta che sono scesi in politica. Il sindacalista è tutt'altro mestiere rispetto al politico, ed è difficilissimo cambiare casacca e fare l'uomo di Stato. E' sempre stato così, anche per persone di levatura superiore a Landini". A dirlo all'Adnkronos è Massimo Cacciari, che commenta così il sondaggio Emg/Adnkronos secondo il quale per il 48% elettori del centrosinistra Landini potrebbe essere possibile un leader di quest'area politica.

In particolare, ha risposto sì a Landini leader il 42% degli elettori Pd e il 30% di quelli 5 Stelle, mentre alla domanda 'Tra Landini, Conte e Schlein chi vorrebbe come leader della sinistra?', il 32% ha scelto Landini, il 30% Giuseppe Conte e il 20% Elly Schlein.

"Landini faccia bene il suo lavoro, che è di contestazione - scandisce Cacciari - anche certamente in prospettiva di Governo, ma principalmente nell'ottica di difendere in modo preciso e puntuale interessi determinati". Per l'ex sindaco di Venezia, il risultato del sondaggio "non è affatto una sorpresa. Chi ha ancora un vaghissimo senso di sinistra molte volte si è rivolto, in situazione di crisi dei partiti di centro-sinistra, ai sindacalisti. E' accaduto al momento del compromesso storico con Lama, è stato così con Cofferati, 15 anni fa il 90% avrebbe detto Cofferati. Questo perché il sindacalista ha una collocazione geografica che inevitabilmente attira le simpatie di un elettorato o di un'opinione pubblica vagamente di sinistra", osserva Cacciari.

Invece "Conte mi stupisce un po' di più, ma è sempre stato rappresentante di una fascia intermedia tra sinistra e 5 Stelle, non sfruttata adeguatamente né dai 5 Stelle né dal Partito Democratico per costruire un'intesa di governo o di opposizione. Ma questa fascia intermedia c'è, quindi lo stupore è relativo". E Conte alla guida del centrosinistra le piacerebbe? "Ma per carità! Si tengano la Schlein fino alle europee, sarebbe del tutto assurdo in questo momento un cambiamento di direzione". Un altro nome oltre ai tre indicati, Cacciari non lo fa, perché "non è questione di nomi - ribadisce il professore, come spesso ha fatto in passato - E' una questione di radicamento, di linea programmatica che al momento non esiste, di ritrovare la propria identità".

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