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Cospito, interrogazione FdI: "Chiarire ruolo Pd". Ira dem

03 febbraio 2023 | 12.55
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Al Guardasigilli viene chiesto "di quali elementi disponga in merito" alla visita in carcere all'anarchico di 4 parlamentari dem. Pd annuncia querele: "Meloni condivide attacchi?"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Le notizie riportate da 'il Fatto quotidiano' gettano una luce inquietante sulla vicenda della protesta di Cospito e della visita da lui ricevuta in carcere dagli esponenti del Partito democratico, soprattutto alla luce del fatto che, come riportato dal quotidiano, esiste l’ipotesi di un 'piano per arrivare all’abolizione del 41-bis'". Al Guardasigilli Carlo Nordio, nell'interrogazione a firma FdI viene chiesto "di quali elementi disponga in merito" alla visita in carcere all'anarchico Alfredo Cospito di 4 parlamentari del Pd -compreso l'ex ministro Andrea Orlando e la capogruppo Debora Serracchiani, "e quali iniziative intenda assumere al fine di scongiurare pericolosi sodalizi tra criminalità organizzata e terrorismo".

Nell'interrogazione, annunciata oggi dal capogruppo FdI alla Camera Tommaso Foti e visionata dall'Adnkronos, vengono riportati, con dovizia di particolari, i contenuti dell'articolo apparso sul Fatto Quotidiano nell'edizione di ieri e secondo cui, nella visita nel penitenziario, "Cospito avrebbe invitato i parlamentari a 'parlare' con alcuni esponenti di spicco della criminalità organizzata: il camorrista Francesco Di Maio, il killer della ‘ndrangheta Francesco Presta e il mafioso Pietro Rampulla, chiarendo, al contempo, che 'il suo sciopero della fame non ha il solo scopo di far revocare a se stesso il regime di carcere duro, ma quello di ottenerne l’abolizione per tuttti, compresi i 'vicini' mafiosi'. Intervistato dal medesimo quotidiano, il Senatore Verini ha poi confermato che 'qualche frase di circostanza, tra i quattro parlamentari e i tre mafiosi, è stata scambiata'", riporta ancora l'atto parlamentare indirizzato al ministro della Giustizia.

Pd

"Gli uomini della Meloni continuano a diffamare il Pd. Lo fanno per nascondere le gravissime responsabilità di Delmastro e Donzelli che hanno divulgato informazioni sensibili e riservate. Lascino i propri incarichi perché hanno dimostrato di non esserne all’altezza e, se non lo fanno loro, glielo faccia fare Giorgia Meloni, che non può continuare a coprire questi comportamenti". Lo si apprende da fonti del Nazareno.

"I democratici nelle prossime ore presenteranno querele e richiesta di risarcimento danni nei confronti del sottosegretario onorevole Delmastro Delle Vedove e dell’onorevole Giovanni Donzelli", si apprende inoltre dai gruppi parlamentari del Pd.

Verranno presentate "querele" e "richieste di risarcimento danni" contro Donzelli e Delmastro, "per le gravi affermazioni, ripetutamente effettuate dagli stessi in diversi contesti, diffamanti e lesive della onorabilità dei parlamentari Pd e gravemente offensive della storia e dell’impegno di una forza politica che ha avuto e continua ad avere come proprio valore fondante la lotta alla criminalità organizzata e a ogni forma di terrorismo".

"Siamo certi -concludono i gruppi Pd- che i due parlamentari si assumeranno la responsabilità delle loro gravi affermazioni senza nascondersi dietro l’immunità parlamentare".

"Il partito della presidente del Consiglio sta scrivendo davvero la pagina più nera di questa stagione politica. Giorgia Meloni non può fare due parti in commedia, da un lato la presidente del Consiglio che chiede unità dello Stato contro violenza e minacce e dall’altro il capopartito che, continuando a tacere, mostra di approvare e condividere questo attacco senza precedenti al principale partito di opposizione, fatto di cui si assumerà tutta la responsabilità politica", affermano quindi Debora Serracchiani capogruppo Pd alla Camera, Simona Malpezzi capogruppo Pd al Senato e tutte le parlamentari e i parlamentari di Camera e Senato.

E ancora: "Quello che è accaduto è di gravità inaudita. Il sottosegretario Delmastro ha diffuso informazioni che non erano divulgabili passandole ad un collega di partito, coordinatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir allo scopo di costruire una macchina del fango sul principale partito dell’opposizione: non è una supposizione, è un fatto dopo le dichiarazioni del Dap".

"Ci aspettiamo un sussulto dal ministro Nordio affinché non si presti ad offrire coperture a questi comportamenti inammissibili e pericolosi per la sicurezza nazionale e tuteli pienamente un organo tanto importante e prezioso qual è il Dap".

"A chi in queste ore sta continuando ad infangarci con gravi menzogne diciamo che noi non ci facciamo intimidire, che noi andremo fino in fondo a chiedere che Delmastro e Donzelli lascino i loro incarichi per il bene del Paese e della sua sicurezza e che non arretreremo nella tutela delle prerogative dei parlamentari che hanno il diritto ed il dovere di visitare le carceri".

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