
Secondo l’analisi Arcadia Mood, oltre il 70% dei commenti online ha un tono positivo. Ma le tracce e l’esame fanno ancora paura, tra meme, faccine ansiose e post virali
Nel countdown verso l’esame di Stato, i 524.415 maturandi del 2025 hanno trasformato la rete in un diario collettivo di emozioni, previsioni e condivisioni. Secondo l’analisi di Arcadia, società guidata da Domenico Giordano, che ha monitorato la conversazione online nella settimana precedente alla prima prova, la maturità è vissuta con un sorprendente ottimismo: il 71,7% dei contenuti legati a “Maturità 2025” ha un sentiment positivo.
Un clima incoraggiante che però si incrina quando si entra nel merito delle tracce e dell’esame vero e proprio: l’accoppiata “maturità AND esame” raccoglie infatti un sentiment negativo nel 57,1% dei casi, mentre per “maturità AND tracce” il dato negativo si attesta al 42%. In altre parole, l’evento viene accolto con entusiasmo, ma il pensiero delle singole prove genera ancora tensioni e incertezze.
A testimoniare l’effervescenza della vigilia digitale è anche la nuvola delle emoji più utilizzate: spiccano i libri, la penna, la sveglia, il tocco da laurea e – immancabile – la faccina ansiosa. Sono i simboli di una comunità connessa, che si prepara all’appuntamento più atteso dell’anno scolastico tra meme, ironia e condivisione.
In termini di coinvolgimento, la keyword più cliccata è “maturità AND esame”, con 16.400 interazioni, contro le 5.200 di “maturità 2025” e le 4.700 di “maturità AND tracce”. I più attivi sono i giovani tra i 18 e i 24 anni – come era prevedibile – soprattutto quando si tratta di ipotizzare le tracce, mentre nel caso di “maturità 2025” la fascia 25-34 anni prevale, segno che anche chi ha già superato l’esame non rinuncia a dire la sua.
Quanto al genere, le conversazioni digitali sulla maturità sono dominate dalle donne, che rappresentano il 64,2% degli utenti per la keyword “maturità 2025”. Più equilibrati i dati sulle altre combinazioni, ma sempre con una leggera prevalenza femminile.
Lo studio racconta dunque una vigilia carica di aspettative ma anche di leggerezza. Un termometro emotivo generazionale, che restituisce il ritratto di una maturità 2025 vissuta collettivamente e, almeno online, con più fiducia che paura.