La scelta del giorno non è casuale, si celebra la Giornata mondiale contro i tumori della cervice uterina. La serata si aprirà con una poesia letta da Alba Rohrwacher. A seguire, la giornalista Annalisa Manduca, insieme a Luisa ed Emma Scambia, figlia e moglie del professore, accoglierà il pubblico e introdurrà gli interventi istituzionali.
Lunedì 17 novembre alle 18 l'Auditorium del Campus dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Roma-Policlinico universitario Gemelli Irccs ospiterà la presentazione ufficiale della Fondazione Giovanni Scambia, istituita in memoria del professore scomparso prematuramente lo scorso febbraio. Figura di assoluto rilievo nella comunità scientifica, medico, ricercatore e uomo di profonda umanità, Giovanni Scambia ha dedicato la sua vita alla cura, alla ricerca e alla formazione, incarnando un ideale di medicina intesa come servizio e vocazione. La scelta del 17 novembre, giorno in cui si celebra la Giornata mondiale contro i tumori della cervice uterina, non è casuale. "Giovanni Scambia ha sempre messo la prevenzione al primo posto, specie per un tumore come quello della cervice uterina che si può prevenire - spiega Anna Fagotti, direttore di Ginecologia oncologica presso la Fondazione Policlinico Agostino Gemelli e professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia alla Cattolica - In questo senso, lo screening e il vaccino sono strumenti essenziali. Purtroppo però siamo ben lontani da una copertura totale, tanto per le donne quanto per gli uomini. Grazie al suo impegno, il professore ha promosso trial clinici fondamentali per la salute delle donne e ha contribuito allo sviluppo di nuove linee guida chirurgiche e mediche per la cura del tumore alla cervice".
La serata si aprirà con una poesia letta da Alba Rohrwacher. A seguire, la giornalista Annalisa Manduca, insieme a Luisa ed Emma Scambia, figlia e moglie del professore, accoglierà il pubblico e introdurrà gli interventi istituzionali. Porteranno il loro saluto Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca; Elena Beccalli, rettrice dell'università Cattolica del Sacro Cuore, e Daniele Franco, presidente della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, che ricorderanno il contributo scientifico e umano del professor Scambia.
Cuore della serata sarà il racconto di Luisa ed Emma Scambia, che illustreranno le motivazioni e gli obiettivi alla base della nascita della Fondazione: sostenere la ricerca, promuovere l'eccellenza clinica, formare le nuove generazioni di medici e ricercatori, e mantenere vivo quel modello di medicina "che cura la persona, non solo la malattia".
"La Fondazione nasce con l'obiettivo principale di finanziare la ricerca - spiega Luisa Scambia - La morte prematura di mio padre ha reso per noi ancor più evidente quanto la salute sia la cosa che più conta. Come ginecologo si occupava in particolare di tumori femminili, alcuni più aggressivi, ma che grazie ai progressi scientifici hanno ad oggi cure più efficaci ed una maggiore sopravvivenza. Esistono però altre neoplasie importanti, come quella al pancreas che lo ha colpito, e non solo, che necessitano di maggiori progressi. Ecco perché, nel nostro piccolo, vogliamo contribuire alla ricerca. Mio padre aveva già in mente la creazione di una Fondazione. Ne aveva parlato tante volte con mia madre, che lo aveva invitato però a rimandare questo progetto al dopo pensione, poiché era già impegnato su tantissimi fronti per aiutare le donne. Ero all'oscuro di questo suo desiderio, ma al suo funerale la mia prima reazione è stata proprio l'idea di una Fondazione a suo nome. Quasi come se fosse stato lui a dirmelo. In questo modo vogliamo raccogliere e canalizzare tutto l'affetto e la stima che ci hanno inondate dopo la sua morte, anche da parte di persone mai conosciute. Non vogliamo disperdere questa energia positiva, ma rivolgerla al futuro. Mio padre aveva tanti progetti in sospeso ed è da quelli che desideriamo ripartire in continuità con la sua persona e la sua memoria".
Seguirà la presentazione del Comitato scientifico della Fondazione, composto da figure di rilievo nel panorama medico e accademico: Francesco Cognetti, Raffaele Landolfi, Evis Sala, Diego Gigliotti, Francesco La Cava, Alberto Mattei, Domenica Lorusso e Stefania Boccia, chiamati a proseguire e preservare l’eredità intellettuale e metodologica del professore.
La serata si concluderà con la proiezione del docufilm 'Le radici del domani, prodotto da Telomero Produzioni, scritto da Annalisa Manduca e Donatella Romani per la regia di Roberto Amato, e nato 3 anni fa da un'idea di Giovanni Scambia. Il racconto, arricchito da reading interpretati da Isabella Ferrari e Giuseppe Fiorello, traccia i primi anni di storia della Ginecologia e Ostetricia dell'università Cattolica a Roma e del Policlinico Agostino Gemelli, dai primi passi alla crescita della scuola, fino all'attuale modello integrato che ha portato la Ginecologia del Gemelli ai primi posti nelle classifiche mondiali, ponendo sempre le sue pazienti al centro. Un omaggio del professor Scambia al suo maestro, Salvatore Mancuso, e fonte di ispirazione per tutti i ginecologi di oggi e di domani perché possano tracciare nuove rotte così come hanno fatto i loro predecessori. Il docufilm nasce come un omaggio, ma è oggi testimonianza di tutto il lavoro di Scambia e del suo grande valore scientifico, umano e professionale.
La Fondazione vuole essere uno spazio di ricerca, dialogo e memoria, con l'intento di continuare a far germogliare le radici di un pensiero medico e etico che ha già lasciato un segno indelebile nella storia della cura in Italia. "E' molto importante far sapere alle persone che portiamo avanti ogni giorno la sua eredità. La nascita della Fondazione dedicata al professor Giovanni Scambia ci riempie di gioia. E' quello che accade quando viene a mancare una persona di grande valore, che vogliamo sempre ricordare e dalla quale prendere spunto per il futuro", conclude Fagotti.