
"Ieri mattina sono passato nella tabaccheria di via Palombarese, dove vado abitualmente, intorno alle 9, appena un attimo prima che si consumasse l'omicidio. Quando con la macchina ci sono capitato un'ora e mezza dopo, ho visto la scena, i carabinieri e la gente in strada. Sono sconvolto, come lo è tutta la comunità". A parlare all'Adnkronos è don Massimo, il parroco di Santa Lucia, la chiesa di Fonte Nuova. Nel comune a Nord Est di Roma, ieri mattina Anna Rita Morelli è stata uccisa dal marito Domenico Ossoli all'uscita di una clinica veterinaria. Proprio nella stessa tabaccheria dove poco prima era entrato don Massimo, pochi minuti più tardi il 74enne ha confessato l'omicidio e atteso l'arrivo dei carabinieri ai quali ha consegnato la pistola.
"Sono scioccato, basito davanti a tanta violenza - ribadisce - Di storie di violenza, dalle persone che vengono a confidarsi, noi parroci ne ascoltiamo troppe. Ci raccontano situazioni al limite, le donne parlano di relazioni malate, incapaci di liberarsi da fardelli che rischiano di schiacciarle. Spesso ingabbiate in rapporti di sudditanza, consigliamo di loro di rivolgersi ai carabinieri. Viceversa, tentiamo di calmare gli animi più irascibili degli uomini. Non sempre, purtroppo, arriviamo in tempo". (di Silvia Mancinelli)