
L'analisi l'ex direttore della Prevenzione del ministero della Salute e dello Spallanzani, "bene l'informativa del ministro Schillaci ma l'Italia deve porsi alla guida di nuovi processi in Ue, abbiamo le capacità'
"Bene l'informativa del ministro Schillaci sulla situazione dei casi di West Nile in Italia, ma come ho più volte detto in questi giorni è importante anticipare il nemico che in questo momento è la zanzara. Dobbiamo usare gli strumenti che oggi ci arrivano dalla tecnologia, dall'innovazione e dall'Ia. Serve quindi una sorveglianza predittiva, continua, basata su dati reali: ambiente, clima, zanzare, salute. La tanto citata 'One Health' fatta davvero. La mia proposta è di usare l'intelligenza artificiale, i satelliti, i modelli predittivi. In Italia ci sono le capacità di porci alla guida di questi processi in Ue, con uno sguardo sul Mediterraneo e in collegamento con Ecdc e Oms. Abbiamo l'Agenzia spaziale, c'è Alenia, c'è l'Iss, tanti Irccs, ci sono le conoscenze e le professionalità". Così all'Adnkronos Salute Francesco Vaia, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Dg dell'Inmi Spallanzani di Roma e oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, interviene dopo l'informativa del ministro della Salute Orazio Schillaci davanti alla X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato sulle misure di prevenzione e di contrasto della diffusione del virus West Nile.
"Se non agiamo per tempo - sottolinea Vaia - avremo altri casi, potremmo avere altri decessi e derubricarli perché sono anziani o con altre patologie non è corretto. Le morti sono sempre una sconfitta: il nostro lavoro è evitare i decessi".