
Secondo i media la decisione del premier israeliano avrebbe il via libera di Trump. L'esercito israeliano contrario e riduce i militari. Yair Netanyahu: "Capo Idf sta guidando un tentativo di colpo di Stato"
C’è tensione ai vertici di Israele. Poco dopo l’annuncio da parte dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di voler occupare tutta la Striscia di Gaza - che secondo i media avrebbe il via libera di Trump - l'Idf ha reagito cancellando lo stato d'emergenza bellica in vigore dal 7 ottobre e ha ridotto i militari.
Netanyahu avrebbe detto ai ministri questa settimana che chiederà l'appoggio del gabinetto per un piano di occupazione totale della Striscia di Gaza, nonostante le obiezioni delle Forze di difesa israeliane. Secondo quanto riportato dai media ebraici, diversi ministri hanno affermato che Netanyahu ha usato il termine “occupazione della Striscia” in conversazioni private, descrivendo la sua visione per l'espansione delle operazioni militari a Gaza. Il sito di notizie Ynet ha citato un alto funzionario vicino al premier che ha detto: “Il dado è tratto - stiamo andando verso una piena occupazione della Striscia di Gaza”. "Ci saranno operazioni anche nelle aree in cui sono detenuti degli ostaggi. Se il capo di Stato maggiore non è d'accordo, dovrebbe dimettersi", hanno aggiunto, riferendosi al capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, che si sarebbe opposto alla proposta di occupazione di Gaza.
Attualmente l'Idf detiene il controllo di circa il 75% della Striscia di Gaza, ma secondo il nuovo piano, l'esercito dovrebbe occupare anche il territorio rimanente, portando l'intera enclave sotto il controllo israeliano si legge sul Times of Israel. Non è chiaro cosa significherebbe questa mossa per i milioni di civili della Striscia e per i gruppi umanitari che operano nell'enclave.
L'Idf ha dichiarato di essere contrario a prendere il controllo dell'intera Striscia, valutando che potrebbero essere necessari anni per eliminare tutte le infrastrutture di Hamas. Inoltre, se le truppe si avvicinassero al luogo di detenzione, gli ostaggi rischierebbero di essere uccisi dai loro carcerieri. Il comandante supremo delle forze armate israeliane ha quindi deciso di ridurre le dimensioni dell'esercito permanente e alleggerire il carico delle truppe esauste - una decisione interpretata come una risposta sottile ma precisa alle minacce politiche contro il suo mandato. E ha annullato l'ordine di emergenza di guerra che aveva esteso il servizio di riserva dei soldati regolari di altri quattro mesi dal massacro del 7 ottobre guidato da Hamas.
Il capo di stato maggiore delle Idf Zamir sta guidando una "rivolta e un tentativo di colpo di Stato", ha dichiarato su X Yair Netanyahu, figlio del primo ministro israeliano, rispondendo a un post sul social di Yossi Yehoshua, nel quale il corrispondente militare dello Yediot Ahronot aveva scritto: "Se il primo ministro Netanyahu vuole davvero prendere una decisione così drammatica e pubblicamente controversa - la conquista di Gaza - deve presentarsi al Paese, chiarire i costi previsti in termini di vite degli ostaggi e dei soldati che cadranno e dichiarare che si assume la piena responsabilità, nonostante l'opposizione delle Idf". In risposta, Yair Netanyahu ha scritto: "Se la persona che vi ha dettato il tweet è chi tutti pensiamo che sia, questa è una ribellione e un tentativo di colpo di stato militare più adatto a una repubblica delle banane dell'America Centrale degli anni '70, ed è completamente criminale".
Le forze israeliane hanno ucciso almeno nove palestinesi in attacchi avvenuti nelle prime ore del mattino nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche ad al Jazeera. Secondo l'ospedale Nasser, a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, le forze israeliane hanno bombardato una tenda, uccidendo almeno cinque persone.
L'ospedale Al-Awda ha riferito che due palestinesi sono stati uccisi da un bombardamento dell'artiglieria israeliana a nord del campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale di Gaza. Due palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti quando le forze israeliane hanno bombardato un appartamento a nord-ovest di Gaza City, ha riferito il personale dell'ospedale al-Shifa.
Nel frattempo Israele consentirà ai commercianti di Gaza di portare aiuti nella Striscia per la prima volta dalla ripresa dei combattimenti a marzo. Lo ha reso noto il Coordinatore israeliano delle attività governative nei Territori (Cogat), precisando che i funzionari della Difesa hanno approvato un numero limitato di commercianti che potranno trasferire aiuti, previo approfondito controllo di sicurezza da parte dell'Autorità di Transito e del ministero della Difesa. I beni approvati includono prodotti alimentari di base, alimenti per l'infanzia, frutta, verdura e articoli per l'igiene.
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione d'urgenza per affrontare la situazione degli ostaggi che ancora si trovano nella Striscia di Gaza, dopo le immagini diffuse questa settimana dalle milizie palestinesi che mostrano il loro stato di inedia. Lo ha annunciato l'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Danny Danon.
“Dopo il mio appello al presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il Consiglio si riunirà in una sessione speciale di emergenza per discutere della grave situazione degli ostaggi a Gaza”, ha dichiarato su X, esortando l'organismo a "condannare in modo inequivocabile gli atti barbarici di Hamas, che continuano giorno dopo giorno, ora dopo ora".