
Secondo i media israeliani, il piano del governo avrebbe ricevuto il via libera del presidente Donald Trump. Cosa dice Witkoff, l'appello delle famiglie degli ostaggi
Mentre i negoziati per un accordo su tregua e ostaggi a Gaza continuano ad essere in stallo, e nel giorno in cui Hamas ha vincolato il suo via libera a nuovi colloqui al miglioramento "significativo" della crisi umanitaria in corso, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo avrebbero deciso l'espansione delle operazioni militari nella Striscia per poi conquistare "totalmente" l'enclave palestinese.
Sarebbe questo il piano di Tel Aviv riportato dai media israeliani, con Ynet che cita fonti dell'ufficio del premier e che spiega come il piano avrebbe ricevuto il via libera del presidente Usa Donald Trump, che condivide la posizione israeliana secondo la quale Hamas non vorrebbe un accordo per la tregua in cambio della liberazione degli ostaggi.
"Il dado è tratto: puntiamo alla piena conquista. E se il Capo di Stato Maggiore non è d'accordo, dovrebbe dimettersi", le parole dello staff del premier riportate da Ynet, mentre alla Cnn una fonte ha spiegato che "l'apparato di difesa israeliano si oppone all'espansione delle operazioni di terra nelle aree in cui si ritiene siano detenuti gli ostaggi, poiché ciò rischierebbe di metterli in pericolo".
Intanto, mentre si aspetta che Netanyahu riunisca il gabinetto di guerra per valutare le prossime mosse, interrogato sui piani per ampliare la campagna militare, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha spiegato che l'operazione allo studio riflette "il desiderio di vedere tutti gli ostaggi tornare e il desiderio di vedere la fine di questa guerra dopo il fallimento dei colloqui per un accordo parziale".
Non è chiaro - nota tuttavia la Cnn - se l'approccio del governo israeliano sia davvero in linea con quello dell'inviato in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Trump, Steve Witkoff.
Sabato scorso Witkoff ha trascorso intanto tre ore con le famiglie degli ostaggi israeliani. Secondo l'Hostages and Missing Families Forum, citato dalla Cnn, l'inviato di Trump avrebbe detto che il piano "non è quello di estendere la guerra, ma di porvi fine. Pensiamo che i negoziati debbano essere modificati in modo da essere 'tutto o niente'. Porre fine alla guerra e riportare a casa tutti i 50 ostaggi contemporaneamente: questa è l'unica via".
"Abbiamo un piano per porre fine alla guerra e riportare tutti a casa", avrebbe aggiunto Witkoff, mentre "qualcuno sarà da biasimare" se gli ostaggi rimasti in vita non torneranno in Israele ancora vivi, avrebbe affermato, secondo quanto riportato dal forum.
Cinquanta ostaggi rimangono ancora imprigionati a Gaza, di questi almeno 20 sarebbero vivi. "C'è stato un grande sgomento in Israele per la pubblicazione di immagini da parte di Hamas di due degli ostaggi – Evyatar David e Rom Braslavski – dall'aspetto debole ed emaciato", spiega ancora Cnn.
Dopo la diffusione dei video, Netanyahu ha affermato che le immagini dimostrano che Hamas "non vuole un accordo. Vogliono spezzarci con questi video orribili, con la falsa propaganda dell'orrore che stanno diffondendo in tutto il mondo". Tuttavia, continua Cnn, il forum delle famiglie ha messo in guardia il governo dall'estendere la campagna militare a Gaza. "Netanyahu - hanno detto i parenti degli ostaggi - sta preparando il più grande inganno di tutti. Le ripetute affermazioni di liberazione degli ostaggi attraverso la vittoria militare sono una menzogna e una frode pubblica".
Il forum ha invitato quindi Israele e Hamas a impegnarsi a riportare a casa "i 50 ostaggi, porre fine alla guerra e poi ricostruire e far rivivere Israele", le parole nella dichiarazione.