
La selezione presentata questa settimana dall'AdnKronos
È in libreria con Einaudi 'Il sogno. L'Europa s'è desta!' di Roberto Benigni e Michele Ballerin. Il sogno è il monologo con cui Benigni ha incantato milioni di spettatori il 19 marzo 2025, in diretta su Rai 1 e in Eurovisione. Questo libro ne raccoglie il testo, ma va oltre: non è una semplice trascrizione, bensì una versione ampliata e approfondita, arricchita da nuove riflessioni, aneddoti e momenti poetici che nello spettacolo non hanno trovato spazio. È un’opera che nasce dalla tv e si fa libro per espandere il racconto, allargare lo sguardo, scavare più a fondo nelle pieghe della storia e del presente.
Con la concretezza delle argomentazioni e la profondità della poesia, Benigni ci accompagna in un viaggio travolgente attraverso l’idea di Europa, non solo come geografia o istituzione, ma come visione, come orizzonte condiviso, come casa comune. Un libro vivo, che aggiunge senso e materia allo spettacolo televisivo, e che rilancia – con nuova forza – un messaggio di speranza e responsabilità, illuminando la strada per affrontare senza paura le sfide di oggi. Perché il sogno continui.
'Il futuro è una truffa', in uscita il 24 giugno, con La Nave di Teseo, è l'ultima indagine del commissario greco Kostas Charitos, la creatura letteraria dello scrittore Petros Markaris. Charitos sta vivendo uno dei periodi più tranquilli da quando è diventato direttore della polizia dell’Attica e il commissario Antigone Ferleki ha preso il suo posto alla squadra omicidi. Nonostante la violenza nelle strade non sia diminuita, sembra quasi che ad Atene non si ammazzi più e la squadra si può godere un po’ di calma. La pace, però, dura poco. Un uomo viene trovato senza vita all’interno del sito archeologico di Eleusi. Accoltellato. Si tratta di un custode degli scavi e la sua morte sembra legata al furto e al traffico di reperti, dato che le prime indagini rivelano che alcuni sono stati sostituiti da copie pressoché identiche agli originali.
Un messaggio, però, complica il quadro. Una fantomatica “Squadra di Sopravvivenza dell’Antico Lascito” rivendica i furti e le sostituzioni, ma si dichiara estranea all’omicidio e offre, addirittura, al governo di riprodurre le statue del Partenone – prelevate da Lord Elgin ed esposte al British Museum – per ricreare l’incanto dell’antica Atene e attirare ancora più turisti grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Per i politici l’offerta è interessante e ben presto Kostas e Antigone dovranno non solo impegnarsi in un’indagine dai risvolti internazionali, ma anche fronteggiare le pressioni di ministri e superiori che cercano di ottenere un guadagno dalla situazione e, forse, hanno anche qualcosa da nascondere.
E' in libreria con Gallucci 'La storia del Jazz in 50 ritratti' firmato da Paolo Fresu e Vittorio Albani. Un libro unico, una visione d’autore, un atto di puro, profondo amore. Paolo Fresu ci racconta la storia del jazz e sceglie insieme a Vittorio Albani i 50 protagonisti di questa meravigliosa arte, raccontati e illustrati in un volume prezioso e inedito per appassionati e amanti della musica. Grandi maestri, geni dello strumento, musicisti di talento, personalità immense: i protagonisti di questo libro coprono l’intera incredibile storia della musica jazz.
Adelphi continua a mandare in libreria le opere del premio Nobel Isaac Bashevis Singer. L'ultima uscita è 'Ritorno in via Krochmalna', sugli scaffali da qualche giorno. Lo yiddish gangster novel non l’ha inventato Isaac Singer: esisteva sin dall’inizio del Novecento. Ma è stato lui a farlo rivivere in un momento in cui, dopo la Shoah, sembrava immorale mostrare come anche tra gli ebrei ci fossero prostitute, magnaccia, criminali e truffatori. Tant’è che 'Ritorno in via Krochmalna', il primo dei suoi tre 'romanzi di gangster', è apparso in inglese soltanto dopo la morte dell’autore, e i due successivi, 'Max e Flora' e 'Keyla la Rossa', sono stati pubblicati solo di recente. 'Ritorno in via Krochmalna', però, è più esplicito, più erotico, più crudo: se il Max di 'Max e Flora' giunge in Europa insieme a una moglie molto amata, alla quale, sia pur tradendola, rimane in qualche modo fedele sino alla morte, il Max protagonista di queste pagine lascia la sua in Argentina e sbarca a Varsavia, nel quartiere dov’è cresciuto – dopo aver fatto tappa a Londra, Parigi e Berlino –, con molti soldi in tasca e un unico obiettivo: vincere l’impotenza che lo affligge e portarsi a letto una donna.
Ma il nostro Max è anche lui un 'ciarlatano', un bugiardo impenitente, un pasticcione velleitario, che pare condannato a una sorte beffarda: fare di tutto per precipitare verso la catastrofe. Una catastrofe, drammatica e derisoria a un tempo, che lui stesso ha apparecchiato, moltiplicando gli intrighi amorosi e sessuali e imbastendo torbidi affari con più o meno loschi trafficanti. "Be’, non importa" finirà per dirsi quando non vedrà più vie d’uscita "sono perduto, perduto. Non sfuggirò al mio destino".
Un serial killer che non si ferma. Un detective che non si arrende. Questi gli elementi portanti del noir di Robbie Morrison 'Sull’orlo del baratro', appena pubblicato da Fazi. 1932. La città di Glasgow, in piena Depressione, è lacerata da tensioni sociali e religiose, infestata dalla corruzione e ostaggio di feroci gang armate di mazze e rasoi che dettano legge nei quartieri e scatenano violente risse per strada. La polizia cerca di mantenere l’ordine come può, guidata dal nuovo capo Percy Sillitoe, inglese tutto d’un pezzo fermamente deciso a contrastare la criminalità con pugno di ferro.
Quando il genero di uno dei costruttori navali più ricchi della città viene trovato nelle acque del fiume Clyde con la gola tagliata, il caso viene affidato a Jimmy Dreghorn, primo detective cattolico in forza alla polizia di Glasgow, e al suo partner Archie McDaid, corpulento e serafico uomo delle Highlands. Le indagini si riveleranno più pericolose del previsto e Dreghorn dovrà fare i conti con un passato che credeva di essersi lasciato alle spalle e che torna a bussare prepotentemente alla sua porta… Due detective affiatati, dai metodi spicci e pronti a menare le mani all’occorrenza, un cadavere che svelerà crimini agghiaccianti e un assassino spietato che non si ferma davanti a nulla: un sordido viaggio che ci trascina nel cuore marcio e sofferente di Glasgow, dove la fame e l’ingiustizia la fanno da padrone. Tra inseguimenti, pestaggi e rasoiate, Dreghorn e McDaid scopriranno il volto più sanguinoso della città.
Sull’orlo del baratro, esordio del fumettista scozzese Robbie Morrison, è un romanzo dalla struttura perfetta, in grado di unire una prosa incisiva che procede con grande ritmo a una narrazione vivida che non lesina scene cruente e momenti di pura azione.
In 'Mai fermi', pubblicato da Mondadori, Alessandro Benetton presenta strategie e valori che hanno contribuito a formare la sua visione imprenditoriale, attraverso il racconto e l’analisi delle traiettorie di altri: giganti dell’arte, dell’architettura, dello sport e dell’imprenditoria. Andy Warhol come Tadao Ando, Michael Schumacher o Amadeo Giannini, sono sì figure mitiche, ma non così irraggiungibili: hanno conquistato la vetta nei loro rispettivi campi partendo dal nulla e perseguendo con costanza i propri obiettivi.
Lasciandosi contaminare dal loro esempio, dalle loro scelte, dai loro successi come dai loro fallimenti, l’autore ha tratto otto lezioni che gli sono state utili sul lavoro così come nella vita. Alessandro Benetton parla anche dei suoi figli, dal rapporto con i quali ha compreso il vero significato della progettualità, e del padre Luciano, che con la sua perseveranza gli ha trasmesso il coraggio di non arrendersi. Nel solco dell’autobiografia di successo La traiettoria, sincera e schietta, in questo secondo libro Benetton ripercorre il legame personale con i suoi mentori, e condivide con i lettori storie che possono diventare fonte di ispirazione per chiunque desideri affrontare il cambiamento con fiducia: "In queste pagine leggerete alcuni spunti che per me sono stati preziosi. Li ho appresi da uomini e donne che ho l’onore di chiamare 'maestri'. Consapevolmente o meno, queste persone mi hanno aiutato a forgiare la mia visione, ad affilarla, permettendomi di arrivare dove sono ora. Mi auguro che il loro magic touch possa ispirare anche voi".
Quello di Georges Simenon è un caso editoriale eccezionale: un successo mondiale che dura da quasi un secolo, anzitutto grazie alla serie del commissario Maigret. Tiziano Fratus, che di Simenon è esperto e appassionato lettore, in 'L’Affaire Simenon' (Solferino) ci accompagna in un viaggio nella sua vita e nei segreti della sua opera sterminata per conoscerlo meglio e orientarsi nella selva dei suoi scritti. Un’immersione nella voracità esistenziale di uno dei più prolifici autori del XX secolo quanto nella vasta “commedia umana” che ha imbastito, così ricca di volti, storie, ambientazioni, crimini e omicidi.
Da 'Il porto delle nebbie' a 'Il caso Saint-Fiacre', da 'Il testamento Donadieu' a 'Pedigree', questo libro è un’indagine sui personaggi cui lo scrittore belga ha dato vita, sui luoghi (non solo del delitto e non solo francesi), sugli argomenti affrontati. Quali sono i temi ricorrenti e quelli isolati? Come evitare di incorrere nella medesima raccolta di racconti o nel medesimo romanzo ma con titoli diversi? 'L’Affaire Simenon' è un vero e proprio vademecum letterario che, dietro la lente del commissario più famoso di Parigi, permetterà al lettore di guardare il mondo con occhi nuovi, curarsi con la letteratura e, perché no, vivere meglio.
Rizzoli manda in libreria 'Figlie selvagge' di Cinzia Giorgio. Benevento, 1630. Corre, Bianca, attraversa il bosco col fiato in gola per tornare a casa. Conosce a menadito il sentiero, eppure avverte una presenza tra gli alberi: qualcuno la sta seguendo, ne fiuta nell’aria il sentore sgradevole. Non deve cedere alla paura, si dice, anche se proprio lì vicino sono state aggredite delle ragazze, e del vero colpevole non c’è traccia. Anzi, in città serpeggia la convinzione che siano state le janare, donne che – come lei, sua madre e sua sorella Maria – vivono ai margini di Benevento, conoscono i segreti delle piante e li usano per curare i malati. Per il protomedico della città, Pietro Piperno, le janare sono creature del diavolo: streghe, insomma, contro cui invoca l’intervento della Chiesa. La sua ossessione per loro si nutre del desiderio, non corrisposto, che prova per Maria.
Così, quando lei sparisce, Bianca si troverà da sola a cercare la verità sul mistero della sua scomparsa. Anche lei è in pericolo ma è determinata a inseguire un destino di libertà e d’amore con un’unica e potente arma a disposizione: la sorellanza. In un romanzo che avvince e affascina, Cinzia Giorgio scava nella leggenda delle streghe di Benevento, restituendo alle janare del Sannio la voce che è stata loro negata dalla storia: quella di donne sapienti, e per questo perseguitate, che hanno celebrato la vita.
Esce in libreria con Marsilio 'Ifigenia. Le tre vite di una donna diventata mito' di Francesca Ghedini. "La vita di un solo uomo vale quella di mille donne". È la terribile sentenza che Euripide fa pronunciare a Ifigenia, estrema sintesi di una tragedia personale e collettiva, la cui eco arriva anche a noi. Primogenita di un re potente, sembra avviarsi verso un luminoso futuro, fin quando la guerra non cambia tutto, portandola a vivere vite che non ha scelto in luoghi che mai avrebbe raggiunto altrimenti. Dopo il successo di Maledette, Francesca Ghedini prosegue la sua indagine alle radici dell’immaginario occidentale. Questa volta oggetto della sua riflessione non sono protagoniste di stirpe divina, ma una donna sacrificata sull’altare della ragion di stato e dell’ambizione paterna. Seguendo le varie fasi di una storia a cavallo tra regioni e secoli diversi, ci fa compiere un viaggio tra le mille sfaccettature della cultura greca. Se l’Ifigenia educata nel palazzo di Micene è espressione del mondo omerico, quella esiliata in Tauride rievoca una civiltà misteriosa, mentre alla raffinata società ateniese rimanda la sacerdotessa che, nel santuario di Brauron, prepara le giovani a diventare spose e madri. Come in un romanzo, nel racconto dei gesti e delle parole di Ifigenia rivivono i rapporti tra l’universo maschile (il padre Agamennone, lo sposo promesso Achille, il fratello Oreste) e quello femminile (la madre Clitennestra, la zia Elena, la sorella Elettra), nella sapiente fusione tra le fonti letterarie e un vasto patrimonio di immagini.
"Senza nozze, senza figli, senza patria, senza amore", la definisce Euripide. Ed è forse proprio questo suo essere al di là di ogni schema, in un’epoca di grandi fermenti, a renderla ancora oggi particolarmente interessante, rivelatrice di una realtà sociale che nel mito si rispecchia.
Arriva sugli scaffali con Sellerio 'Austral' di Carlos Fonseca. Tre perdite, tre ricerche, una sola trama che unisce voci, lingue e memorie sul punto di svanire. In Austral Carlos Fonseca intreccia con maestria le storie di una scrittrice colpita dall’afasia, di un ultimo parlante indigeno in lotta contro l’estinzione della propria cultura e di un sopravvissuto al genocidio guatemalteco. Accanto a loro è la vicenda personale di Julio, professore di letteratura negli Stati Uniti, che vive lontano dal suo paese natale. L’arrivo di una lettera lo informa che la scrittrice, la sua amica Aliza Abravanel, ha chiesto come ultima volontà che sia lui a curare la pubblicazione del suo manoscritto finale. In esso, tra le altre cose, racconta il destino di un antropologo impegnato nella lotta contro la scomparsa delle culture indigene, studioso della colonia nazista Nueva Germania, fondata dalla sorella di Nietzsche nel cuore della giungla e frequentata anche dall’'angelo della morte' Josef Mengele. La progressiva immersione in questo testo condurrà Julio in una comunità di artisti in Argentina, in una città dimenticata del Guatemala, in Amazzonia e, naturalmente, a Nueva Germania.
Costruito come un affascinante gioco di specchi o una caccia al tesoro, Austral è un romanzo che si interroga su ciò che di noi sopravvive nonostante gli sconvolgimenti della Storia, sulla necessità della memoria e della scrittura in un mondo che cambia in modi a volte sconcertanti, sulle tracce che resistono ai paesaggi del turismo contemporaneo senza cedere alla forza travolgente del mercato globale. Con questa opera polifonica Carlos Fonseca propone un lungo viaggio verso sud nel tentativo di scavare nelle origini della xenofobia, e conferma il suo posto tra gli scrittori di lingua spagnola più rilevanti della sua generazione.
Nato in Costa Rica nel 1987, Carlos Fonseca è cresciuto a Puerto Rico e negli Stati Uniti dove si è laureato all’Università di Princeton. Oggi vive a Londra e insegna a Cambridge al Trinity College. È considerato tra gli scrittori più innovativi di lingua spagnola ed è stato selezionato dalla prestigiosa rivista Granta tra i migliori giovani autori di lingua spagnola sotto i quarant’anni. Il suo primo romanzo, 'Coronel Lágrimas', è del 2015; 'Museo animale' è uscito in Spagna nel 2017, ed è stato libro dell’anno per il supplemento El Cultural.