Una 'fabbrica di stelle' agli albori dell'universo

La scoperta di un team di cosmologi tra cui scienziati della Scuola Normale di Pisa

(Andrea Ferrara - ufficio stampa Sns)
(Andrea Ferrara - ufficio stampa Sns)
12 novembre 2025 | 10.36
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Una vera e propria 'fabbrica di stelle' è stata scoperta da un team di astrofisici internazionale tra cui alcuni cosmologi della Scuola Normale di Pisa. Grazie ai dati del telescopio Alma è stato osservato che la galassia denominata Y1 brilla intensamente di polvere cosmica surriscaldata, formando stelle a una velocità 180 volte superiore a quella della nostra Via Lattea. Una conferma che il tasso di crescita delle stelle nelle galassie primordiali, ad appena 600 milioni di anni dopo il big bang, era molto più alto rispetto all’universo attuale. Lo studio, il cui titolo è "A warm ultraluminous infrared galaxy just 600 million years after the big bang", è stato pubblicato oggi dalla rivista scientifica "Monthly Notices" della Royal Astronomical Society.

"Sappiamo che le prime generazioni di stelle si sono formate in condizioni molto diverse da quelle che possiamo osservare oggi – spiegano Andrea Ferrara e Stefano Carniani, due dei cosmologi della Normale coinvolti nel lavoro la cui prima firma è Tom Bakx, Chalmers University of Technology -. Stelle come il nostro Sole si formano in enormi e dense nubi di gas nello spazio, come la Nebulosa di Orione e quella della Carena, due esempi di fabbriche di stelle che brillano grazie a un numero enorme di minuscoli granelli di polvere cosmica, riscaldati dalla luce stellare, ma a lunghezze d’onda superiori a quelle percepibili dall’occhio umano".

Per poter sondare la temperatura della galassia, gli scienziati hanno avuto bisogno della sensibilità superiore di Alma, uno dei telescopi più grandi al mondo, collocato nel deserto di Atacama in Cile, in una posizione asciutta e ad alta quota che ha permesso di riprendere la galassia nel colore esatto, a una lunghezza d’onda di 0,44 millimetri, utilizzando il suo strumento di Banda 9. La rilevazione ha mostrato così che la polvere di Y1 brillava a una temperatura di 90 gradi Kelvin, ovvero circa -180 gradi Celsius. Questa temperatura è molto fredda rispetto a quella della polvere terrestre, ma molto più alta che in altre galassie primordiali che abbiamo osservato. "Fabbriche di stelle come Y1 - deducono i cosmologi - potrebbero essere comuni nell’universo primordiale, con una produzione di stelle a un ritmo estremo di oltre 180 masse solari all’anno".

Inoltre, Y1 potrebbe far risolvere un altro mistero cosmico. Le galassie nell’universo primordiale sembrano infatti avere molta più polvere di quanta le loro stelle avrebbero potuto produrre nel breve periodo in cui hanno brillato, e l’insolita temperatura di Y1 indica una soluzione.

Laura Sommovigo, astrofisica presso il Flatiron Institute e la Columbia University di New York ed ex allieva della Scuola Normale spiega: "Le galassie dell’universo primordiale sembrano troppo giovani per la quantità di polvere che contengono, ma una piccola quantità di polvere calda può essere luminosa quanto grandi quantità di polvere fredda, ed è esattamente ciò che stiamo osservando in Y1. Anche se queste galassie sono ancora giovani e non contengono ancora molti elementi pesanti o polvere, ciò che hanno è sia caldo che luminoso".

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