Dazi Ue, Usa ancora scontenti: "Rapporti commerciali restano punto critico" e Greer vola in Europa

Il negoziatore per il commercio dell'amministrazione Trump: "I dazi dell'Ue che incidono sulle esportazioni americane sono ancora troppo elevati

Donald Trump e  Jamieson Greer  - Ipa
Donald Trump e Jamieson Greer - Ipa
17 novembre 2025 | 00.02
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La partita sui dazi Usa-Ue non è finita. Il negoziatore per il commercio dell'amministrazione Trump ha avvertito l'Ue che il commercio rimane un "punto critico" con Washington, poiché i funzionari statunitensi sono sempre più frustrati dalla lentezza dell'Unione nel ridurre dazi e normative. Jamieson Greer ha dichiarato al Financial Times che i dazi dell'Ue che incidono sulle esportazioni americane sono ancora troppo elevati, nonostante l'accordo raggiunto tra il presidente degli Stati Uniti e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a luglio.

"Il commercio è sempre stato un punto critico - ha affermato Greer - Hanno molte normative e barriere non tariffarie che bloccano le nostre esportazioni e riducono il nostro effettivo accesso al mercato lì, mentre storicamente abbiamo avuto un accesso molto ampio. È una situazione piuttosto sbilanciata".

"Non abbiamo risolto tutti i problemi nelle nostre relazioni con la dichiarazione congiunta", ha aggiunto, riferendosi all'accordo raggiunto in Scozia quest'estate. Greer si recherà in Europa per ulteriori colloqui commerciali la prossima settimana.

I suoi commenti riflettono la crescente preoccupazione tra i funzionari statunitensi per la lenta attuazione del patto da parte dell'Ue, compresi i tagli alle imposte sulle esportazioni americane verso il continente. "Al momento sono un po' lenti su tutto questo, il che è un peccato - ha affermato un alto funzionario dell'amministrazione - Penso che ci troviamo in un momento in cui il presidente ha cambiato idea e approccio all'Europa negli ultimi sei mesi. Spero che l'Europa non perda l'occasione di trarre vantaggio dall'attuale approccio del presidente.

Greer si recherà in Europa tra il 19 e il 22 novembre, dove incontrerà Maros Sefcovic, il commissario europeo per il commercio, per sollecitare progressi. Il segretario al commercio statunitense Howard Lutnick incontrerà Sefcovic e i ministri del commercio dell'Ue in visita a Bruxelles il 24 novembre. L'Ue ha promesso di ridurre i dazi sui prodotti industriali statunitensi, sui prodotti ittici, sulla carne di maiale e su alcuni prodotti agricoli, ma non ha ancora attuato nessuno dei tagli, che attendono l'approvazione del Parlamento europeo.

Secondo i funzionari europei, è improbabile che il via libera del Parlamento arrivi prima di febbraio. Gli eurodeputati voteranno prima gli emendamenti che rinvierebbero i tagli tariffari su acciaio e alluminio fino a quando Washington non ridurrà i dazi del 50% sui metalli.

Gli Stati Uniti hanno ridotto i dazi sulle auto europee e sulla maggior parte degli altri beni al 15% come parte dell'accordo, sebbene siano ancora sostanzialmente più alti rispetto a quando Trump è tornato in carica a gennaio.

Gli Stati Uniti hanno anche aumentato la pressione sull'Unione in merito a norme che, a loro avviso, penalizzano ingiustamente le aziende americane, tra cui le normative sulle catene di approvvigionamento aziendali e il divieto di alcuni beni prodotti su terreni deforestati.

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