Ue-Mercosur, industriali delle carni divisi su accordo tra allarmi e opportunità

Per Assocarni può rafforzare competitività carne bovina, per Unaitalia è motivo di seria preoccupazione per settore avicolo

Ue-Mercosur, industriali delle carni divisi su accordo tra allarmi e opportunità
04 settembre 2025 | 16.34
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L'industria delle carni italiane è divisa sull'accordo della Unione europea con i paesi del Mercosur e il Messico, all'indomani del via libera della Commissione Ue. Se le carni bovine, rappresentate da Assocarni, vedono buone prospettive e opportunità di maggiore competitività per le aziende italiane grazie anche alle garanzie offerte dall'Europa sui controlli ai metodi di produzione in quelle aree del mondo, per evitare una penalizzante concorrenza sleale, di tutt'altro avviso sono gli industriali delle carni avicole, ovvero il settore del pollame e delle uova, rappresentati da Unaitalia.

Ed ecco le posizioni a confronto. L’accordo con il Mercosur "costituisce un’opportunità significativa per rafforzare la competitività del nostro comparto. Le garanzie ottenute dalla Commissione europea sul rispetto delle regole di benessere animale e delle norme igienico-sanitarie assicurano condizioni di reciprocità e tutela per i consumatori. L’ingresso di carne bovina a dazio agevolato avrà un impatto limitato sugli equilibri produttivi europei, considerato che il mercato si è trasformato negli ultimi anni e l’offerta europea non copre interamente i fabbisogni di consumo". E' quanto dichiara il presidente di Assocarni-Confindustria, Serafino Cremonini, commentando con l'Adnkronos il via libera all’accordo commerciale.

Inoltre, sottolinea Cremonini, "i meccanismi di compensazione previsti dalla Ue, con almeno 300 miliardi di euro destinati al sostegno al reddito nella futura Pac e un nuovo 'Unity Safety Net' da 6,3 miliardi per le crisi di mercato, rappresentano una solida rete di sicurezza per i produttori". "L’intesa apre anche importanti opportunità per l’export europeo, grazie alla riduzione delle barriere tariffarie e alla piena tutela dei prodotti Dop e Igp. In questo senso, l’accordo non solo salvaguarda ma valorizza la distintività del nostro agroalimentare" dichiara il presidente di Assocarni, Serafino Cremonini.

Mentre ad esprimere "seria preoccupazione per le gravi ripercussioni che l’accordo tra Ue e i Paesi del Mercosur" è Antonio Forlini, presidente di Unaitalia. "Pur consapevoli che rappresenti uno dei trattati commerciali più significativi mai siglati, riteniamo che l’accordo Ue-Mercosur sia un pericolo concreto e inaccettabile per la filiera avicola europea, che sembra ancora una volta essere sacrificata a beneficio di altri settori all’interno degli accordi commerciali", dichiara Forlini. La preoccupazione principale riguarda proprio la disparità degli standard produttivi.

"I nostri allevatori e le nostre imprese devono conformarsi a norme rigorosissime in materia di benessere animale, sicurezza alimentare e tutela ambientale, che spesso comportano anche dei costi significativi, e non possiamo competere ad armi pari se ai nostri competitor non vengono richiesti gli stessi requisiti". Per Forlini "rischiamo di compromettere la sopravvivenza di interi comparti strategici dell’agroalimentare europeo e Made in Italy, come la nostra filiera avicola". Anche perché, osserva, il presidente di Unaitalia "l’attivazione della clausola di salvaguardia, come prospettata dalla Commissione, non è sufficiente di per sé se non sarà automatica, tempestiva e realmente efficace per tutelare le produzioni avicole europee e la reciprocità degli standard deve essere garantita da più controlli da parte delle autorità europee, altrimenti rischia di essere una dichiarazione di principio. Per questa ragione - conclude Forlini - chiediamo al nostro Governo, che ringraziamo per lo sforzo sin qui fatto, un impegno concreto in questa direzione".

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