
I due sarebbero legati alla criminalità turca, non esclusa ipotesi attentato. L'arresto prima della festa, segnalazione partita da un cittadino. All'evento erano presenti anche il vicepremier Tajani, il ministro Giuli e il senatore Gasparri
Due turchi sono stati rintracciati e arrestati nel pomeriggio di ieri in un B&B nel centro di Viterbo, in un punto nevralgico nel quale in serata si sarebbe poi svolta la festa della Macchina di Santa Rosa. Tra le personalità accreditate ieri per partecipare alla festa, c'era anche l'ambasciatore di Israele, apprende l'Adnkronos da fonti investigative. Con lui, nella lista, anche Arianna Meloni, poi trattenuta a Roma per impegni, i ministri Antonio Tajani e Alessandro Giuli e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Nella serata di oggi, altre cinque persone sono state portate in questura a Viterbo, dopo essere state individuate a Montefiascone. Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti per verificare se ci siano legami con i due arrestati.
Sotto la lente dei poliziotti per comportamenti giudicati sospetti, i due sono stati trovati in possesso di una mitraglietta, di una pistola e di decine di munizioni. Sono in corso accertamenti per verificare se i due preparassero una azione nel corso della tradizionale manifestazione di Viterbo: sono stati effettuati controlli incrociati con le autorità turche, passati al setaccio cellulari, attrezzature ed esaminati vestiti e oggetti in possesso dei due fermati, un 40enne e un 22enne.
Non si può escludere che i due preparassero un attentato, ma al momento non sono emerse indicazioni chiare in questo senso e nel B&B non sarebbero stati trovati esplosivi. In questo senso in ambienti investigativi la cautela è massima, i due potrebbero essere elementi legati alla criminalità turca. La procura di Viterbo ha intanto aperto un fascicolo per detenzione illegale di armi.
I due turchi erano arrivati ieri a Viterbo, poche ore prima del blitz dei poliziotti nel B&B, e sarebbero dovuti ripartire tra una settimana, apprende l'Adnkronos da fonti investigative. I due sono legati alla criminalità comune, sempre organizzata ma non in ambito di terrorismo.
Indagini sono in corso, da parte degli investigatori, sul possibile legame dei due cittadini turchi con il boss della criminalità turca Baris Boyun. Al momento non risultano evidenze in questo senso, ma non si può escludere che i due volessero compiere azioni dopo l'arresto, nel maggio dello scorso anno, del 40enne di origini curde, quando le forze dell'ordine italiane e Interpol fecero un blitz in un appartamento nella frazione viterbese di Bagnaia dove si trovava l'uomo. Nei suoi confronti era stato emesso un mandato d'arresto europeo per omicidio, lesioni, minacce, partecipazione a un'associazione per delinquere e traffico d'armi.
A mettere sulla pista dei due cittadini turchi poi arrestati è stato, secondo quanto apprende l'Adnkornos, un cittadino che ha segnalato i movimenti sospetti dei due. All'arrivo dei poliziotti sul posto, intorno alle 14.30 di ieri, i due - 22 anni uno, 40 l'altro - erano in camera con la mitraglietta, una pistola e tre caricatori (due per la pistola e uno per la mitraglietta).
"Abbiamo già pensato e pianificato di prevedere un encomio, una gratificazione, anche in forma privata, del cittadino che ha segnalato i due sospetti alla polizia. Il meccanismo di collaborazione dei cittadini con le istituzioni ha funzionato alla grande", annuncia all'Adnkronos Chiara Frontini, sindaca di Viterbo, commentando la preziosa segnalazione fatta alle forze dell'ordine.
"Sono serena e felice che tutto si sia concluso per il meglio - spiega - sono anche molto soddisfatta del fatto che prendere la decisione di confermare il trasporto con delle misure di sicurezza rafforzate si sia rivelata quella giusta. La comunità è estremamente consapevole dello scenario che ci siamo trovati davanti: chiaramente, a fronte di un primo smarrimento connesso al fatto che una parte del percorso è stata effettuata con le luci accese, quando si è diffusa la notizia delle ragioni, c'é stata estrema consapevolezza e vicinanza alle istituzioni, a me, al prefetto e a tutti". Non cambieranno, oggi, i programmi della manifestazione. "Alle 10.30 ci sarà la messa solenne al santuario di Santa Rosa, come tutti gli anni, e poi sarò presente alla fiera in corso in città da questa mattina alle 7 per stare come sempre tra le persone - conclude la sindaca - La linea è quella di mantenere gli impegni già in programma con la massima serenità, in una situazione tornata alla normalità".
Lunga giornata di riunioni e di contatti ieri al Viminale. Da subito lo scenario è apparso molto preoccupante. La mobilitazione è stata massima. Il ministro Matteo Piantedosi è stato in ufficio per ore con il capo della Polizia e i suoi più stretti collaboratori. Tutte le attenzioni degli apparati di sicurezza fino alla tarda notte sono state rivolte a Viterbo.
La festa della Macchina di Santa Rosa è un appuntamento della tradizione, da sempre apparentemente privo di rischi specifici sul piano della sicurezza e dell’ordine pubblico. Ma quest’anno è stato diverso. È stato attentamente analizzato il profilo e il percorso dei due stranieri arrestati. Ricostruito ogni spostamento.
Sotto la lente di ingrandimento è finito tutto quello che ruotava attorno ai due arrestati: armi, cellulari, attrezzature, abiti. Sono state contattate le autorità turche per le verifiche incrociate: i due, che non hanno mai parlato, sarebbero affiliati alla criminalità organizzata. Prefettura e questura di Viterbo, d’intesa con il Viminale, hanno deciso una ulteriore bonifica straordinaria del percorso. Effettuati controlli a tappeto in città. Da Roma è partito un contingente aggiuntivo di forze dell’ordine. Posizionati cecchini nei punti sensibili. Sono stati mandati, a Viterbo, anche i Nocs.
Al ministero dell’Interno si è deciso che la celebrazione di Santa Rosa si potesse e si dovesse svolgere regolarmente, seppur mantenendo accesa l’illuminazione pubblica, di solito spenta per far risaltare la macchina di Santa Rosa. L’ipotesi di annullare la celebrazione è stata scartata, in primo luogo per evitare rischi connessi alla diffusione del panico e al conseguente deflusso improvviso da parte dei tantissimi partecipanti. Si è considerato, inoltre, che il rischio fosse stato circoscritto e neutralizzato con gli arresti del pomeriggio. Esclusa la presenza di altri soggetti potenzialmente pericolosi, la serata è trascorsa via tranquilla. La Macchina di Santa Rosa ha sfilato tra gli antichi palazzi di Viterbo. La gente è tornata tranquillamente a casa. Ed è a notte ormai fonda che al Viminale si sono finalmente spente le luci al termine di una giornata 'particolare'.
"Congratulazioni alle Forze dell’Ordine e al ministro dell’Interno Piantedosi per il pronto intervento che ha portato all’arresto di due cittadini turchi armati a Viterbo, poche ore prima della festa della Macchina di Santa Rosa", il commento su Facebook della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Un’operazione decisiva che ha permesso di celebrare in sicurezza un evento unico al mondo, che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’Umanità e rappresenta una tradizione secolare profondamente sentita dai viterbesi e da tantissimi italiani", conclude la premier.
"Anche quest’anno ho partecipato alla festa della Macchina di Santa Rosa a Viterbo. Congratulazioni alle forze dell’ordine per l’arresto di due cittadini turchi armati, a poche ore dall’inizio dell’evento. Bene il sindaco ed il Prefetto che hanno garantito, in sicurezza ed evitando il panico, il trasporto della macchina della Santa protettrice della città, permettendo ai tanti fedeli e turisti arrivati di vivere questo momento straordinario. Questo episodio spero rappresenti un monito contro quei cattivi maestri che aizzano orchestrando delle campagne d’odio con un linguaggio violento", ha scritto intanto in una nota il vice presidente del Consiglio e segretario di Forza Italia Antonio Tajani.
Dopo gli arresti a Viterbo sale l'allerta terrorismo in Italia? "L'attività di prevenzione è fondamentale. La nostra intelligente riesce sempre a prevenire rischi gravi. Quello che è emerso ieri era un rischio grave, non sappiamo a cosa puntassero. Le persone arrestate erano armate fino ai denti. Devo dire che con grande capacità il prefetto, il sindaco e il ministro Piantedosi hanno affrontato questa situazione senza panico", ha poi risposto Tajani a una domanda durante la conferenza stampa di presentazione della festa nazionale dei giovani di Forza Italia.
“Complimenti al prefetto di Viterbo, al capo della Polizia e a quanti sono stati coinvolti nella gestione della complessa giornata di ieri a Viterbo. Grazie a tutti loro le celebrazioni di Santa Rosa si sono svolte in condizioni di piena sicurezza per i cittadini. In poche ore sono stati individuati e fermati due soggetti pericolosi ed è stato rimodulato il dispositivo di sicurezza senza che si generasse allarmismo e preoccupazione tra i partecipanti. È stata l’ennesima prova di efficienza da parte degli uomini e delle donne impegnati ogni giorno nella sicurezza dei cittadini a cui va la rinnovata riconoscenza del nostro Governo”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. (di Silvia Mancinelli)